CASSANO – La mafia per attecchire ha bisogno di eliminare chi la combatte, di ridurre al silenzio chi parla, di fare azioni dimostrative per piegare alla propria volontà, occupare in modo sistematico il territorio per trarne maggiori benefici, alimentarsi per fare proseliti.

Quante volte però la politica e tanti di noi, colpevolmente, non usano la violenza fisica ma si comportano allo stesso modo, favorendo di fatto quella che in circostanze diverse definiremmo ‘mentalità mafiosa’ ?

Questo succede quando chiunque ricopre ruoli, con la sua influenza, decide a suo piacimento oppure quando si sfruttano i limiti della legge ma non della morale.
Accade quando si compiono scelte che favoriscono amici o affini o quando a qualsiasi titolo si favorisce uno a discapito di altri.
Quando ancora peggio si punisce usando il potere per sottomettere chi non la pensa come te e quando con manifesti privilegi ci si arroga il diritto di sfidare qualsiasi morale.
Quando il potere ti rende parziale, quando ci comportiamo come se la cosa degli altri fosse tua.
Ecco, questi ed altri comportamenti accrescono una ‘mentalità mafiosa’.

Il problema rimane per chi subisce tutte queste violenze e, per rispetto della propria dignità, continua a comportarsi bene.
In ogni caso, però le forze del male per continuare a fare del male hanno bisogno che si verifichi una sola condizione: le forze del bene non facciano nulla.

Occorrono meno parole e più comportamenti trasparenti ed a volte anche quello che si potrebbe fare potrebbe non rispondere alla regola più elementare e moralmente potrebbe essere inopportuna.
Sui principi sani tutti gli attori della comunità sono chiamati a fare la propria parte fattiva e concreta.
Noi ci siamo e crediamo fermamente in una primavera che possa interessare la nostra comunità.
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.


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