Giuseppe Scorza ai domiciliari, coinvolto il fratello Leonardo, altri 5 tra castrovillaresi e cassanesi sono invece finiti in carcere: 11 in tutto gli indagati.

CASTROVILLARI – Quando la ‘ndrangheta lo fece ammazzare assieme alla moglie di nazionalità tunisina, il 4 aprile del 2022, era sotto intercettazione telefonica per un presunto intenso traffico di droga che avrebbe “presidiato” in quel di Castrovillari, lui “uomo di rispetto” di Cassano Jonio con l’ambizione di diventare il boss di ‘ndrangheta della confinante cittadina ai piedi del Pollino, dove anni prima aveva abitato e nella quale non aveva mai reciso i suoi “rapporti” criminali dopo essersi trasferito verso il mare, nella vicina Villapiana. LEGGI ARTICOLO COMPLETO


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