La campagna elettorale è entrata nel vivo, è singolare come si faccia campagna anche sull’associazionismo, o meglio solo su una parte dell’associazionismo, quello non uniformato al pensiero unico. Ancora più singolare, la fantasiosa teoria, per la quale l’associazionismo “sano” sarebbe quello salito sul palco alla presentazione del gruppo insieme per Morano.

Ebbene Morano è viva grazie all’associazionismo e al volontariato libero e non politicizzato, che organizza eventi ed attività.
Personalmente, ho sempre agito nel rispetto delle istituzioni e dei ruoli aldilà del colore politico e delle persone con le quali mi sono rapportato, ho sempre tenuto un atteggiamento super partes, anche dopo aver iniziato il percorso del comitato civico in vista delle prossime elezioni. Mi sono sempre speso per la comunità, in maniera volontaria e gratuita, in diverse attività, sottraendo tempo ed energie alla mia vita privata. Probabilmente l’esercizio della “cittadinanza attiva”, viene etichettato di indirizzo politico, ma così non è, semplicemente ho combattuto per cause giuste, come la difesa della salute pubblica e della natura, perché amo questa terra e i miei concittadini. Chi oggi parla di amore verso la propria comunità e di turismo come volano per Morano, non avrebbe esitato a piazzare un ecomostro come biglietto da visita e di ingresso; così come non avrebbe esitato a devastare un patrimonio unico ed inestimabile come il complesso carsico di S. Paolo per prelevare poche gocce d’acqua, che non avrebbe risolto il problema idrico, ma solo aumentato i costi di gestione.
Per sgomberare ogni qualsivoglia già inesistente dubbio sull’indirizzo politico delle associazioni, e per tutelare l’associazione e i soci del Gruppo Speleo del Pollino, a fine anno ho rimesso nelle mani del Presidente, la mia carica di membro del consiglio direttivo e di vice-presidente, perché parole e slogan sono volubili, quello che conta sono i fatti, e preferisco parlare con i fatti. Concludo ringraziando tutti i soci che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita di tanti progetti, sicuro che il nuovo CDA saprà egregiamente guidare l’associazione verso nuovi e importanti traguardi, ad majora semper. Ringrazio inoltre per la fiducia riposta nella mia persona nel corso dei miei mandati come responsabile di protezione civile prima e vice-presidente poi, nonché per l’amicizia la stima e l’affetto dimostratomi.
Chiudo citando il compianto Paolo Borsellino come monito per le future generazioni “La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello”; usatela bene.


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