Altro che riapertura come strenna natalizia ai cittadini, via Bettino Craxi (nella foto) pomposamente ribattezzata “Panoramica”, rimane ormai da oltre 7 mesi ostinatamente chiusa e, da alcuni giorni, a dispetto delle proteste dei cittadini, delle oltre 400 firme raccolte,
delle lodevoli iniziative intraprese prima dall’Assopec e poi dal Comitato Civico “La Panoramica” e infine delle reiterate sollecitazioni del Commissario Prefettizio che amministra il Comune di Trebisacce, oltre che alle auto è stata inopinatamente interdetta anche al passaggio pedonale. A ridosso delle transenne che ostruiscono da mesi il passaggio alle auto, è stata infatti eretta una pesante rete metallica che impedisce il transito pedonale anche a chi, o non ha l’auto, o vuole recarsi presso l’ex Ospedale a piedi. Una ulteriore sfida, insomma, alla pazienza e all’alto grado di sopportazione degli operatori commerciali che vedono le loro attività pesantemente marginalizzate e danneggiate, della cittadinanza tutta, privata da tanto tempo di un segmento importante della viabilità primaria e strategica per chi abita nella parte alta della città per raggiungere la Marina e il centro urbano nel quale insistono le scuole, le poste, gli uffici pubblici, il presidio sanitario, i supermercati ed i negozi principali. A questo punto la surreale vicenda di una strada ermeticamente chiusa al traffico nonostante i lavori siano fermi da oltre 7 mesi finisce di essere una tragi-commedia e diventa una vera e propria farsa che la dice lunga sul pressapochismo e l’inefficienza di talune istituzioni pubbliche, come per esempio l’ex Consorzio di Bonifica che ha appaltato i lavori e che, indebitato fino all’osso ma con onorari da nababbi per tutti i Dirigenti, sta per transitare, con tutta la massa debitoria, nel Consorzio Unico della Calabria. Da quanto si è saputo, il Commissario Prefettizio Eufemia Tarsia ed il Sub Commissario Domenico Giordano, dopo aver ricevuto il Direttivo del suddetto Comitato Cittadino, hanno preso a cuore questo problema cercando in tutti i modi di avere almeno delle spiegazioni ma, a quanto pare nessuno, sia il Commissario Antonucci che amministra il Consorzio in questa fase di transito verso il Consorzio Unico, sia il RUP (responsabile unico del procedimento), sia l’Impresa destinataria dell’appalto (la Pa.e.CO della provincia di Matera), sia la circa dozzina di tecnici-responsabili della progettazione e dei lavori di un’opera pubblica finanziata per ben 2milioni e 700mila euro, è stato in grado finora di fornire informazioni plausibili circa le ragioni per cui, una volta rimosse, come si sussurra, le cause che hanno ostacolato la ripresa dei lavori e le ragioni per cui, se le cause persistono, non si provvede a riaprire la strada in attesa della ripresa effettiva dei lavori. Praticamente si brancola nel buio e, da quanto si è appreso in maniera informale, anche il Presidente Occhiuto, interpellato dalla Dr.ssa Tarsia, pare non sia stato in grado di fornire informazioni precise e di fare chiarezza su questa triste e paradossale vicenda di cui si dovrà fare carico il nuovo soggetto giuridico, il Consorzio Unico della Calabria. Consorzio Unico che in forza di una Legge Regionale approvata nel mese di agosto 2023 dovrà subentrare,a decorrere dal 1 Gennaio 2024 e dovrà assorbire gli 11 Consorzi della Calabria tutti sovraccarichi di problemi e con bilanci più o meno in rosso.
Pino La Rocca