Un’importante pagina di giustizia scritta all’indomani del 25 novembre, Giornata dedicata al contrasto alla violenza di genere. Una vittoria dei legali difensori della giovane vittima di questa assurda vicenda, ma soprattutto delle donne e della loro tutela.
Era il mese di luglio del 2018, infatti, quando presso un villaggio turistico della Sibaritide si consumava lo stupro ai danni di una ragazza allora minorenne di Perugia, durante una vacanza studio.
L’autore dell’orrendo crimine un ragazzo napoletano che aveva appena compiuto il diciottesimo anno di età. Quella sera durante i festeggiamenti costringeva la minore a subire atti sessuali. In particolare, così si legge nel capo di imputazione, inducendo in errore la suddetta minore, offrendo alla stessa bevande alcoliche ed abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della stessa minore al momento del fatto, la conduceva poi in un luogo appartato del villaggio, ove dopo averle abbassato il vestito a pantalone facendolo cadere per terra, sdraiandola e bloccandola con forza sopra un tavolino in ferro ivi presente, nel mentre la minore tentava inutilmente di allontanarlo coi piedi, la costringeva a subire atti sessuali completi, con l’aggravante di aver commesso il fatto con l’uso di sostanze alcoliche.
Ieri, all’esito del processo svoltosi secondo le forme del giudizio abbreviato dinanzi al Giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Castrovillari, per beneficiare di uno sconto di pena, l’imputato è stato condannato alla pena di anni 4 di reclusione, con conseguente applicazione di tutte le pene accessorie previste per legge, tra cui l’interdizione dai pubblici uffici, nonché l’applicazione delle misure di sicurezza.
Particolarmente decisiva, ai fini probatori, è stata la relazione dei RIS di Roma, che all’esito della comparazione tra il campione biologico prelevato dalla saliva dell’imputato e quello prelevato dal vestito che la ragazza indossava la notte dello stupro, ovvero il liquido seminale del ragazzo, concludevano affermando la “piena concordanza” dei rispettivi valori acquisiti.
Soddisfatta la vittima dell’orrendo reato di violenza sessuale, costituitasi parte civile ed assistita dagli avvocati Matteo Giuseppe Silvestri, del Foro di Perugia, e Fausto Alberti, del Foro di Spoleto, che con diligenza e professionalità hanno conseguito questo risultato.
FABIO PISTOIA