di LUDOVICO GRISARI
Pronto il bando per l’affidamento della casa di cura, finalmente con la delibera del direttore generale Antonello Graziano numero 1919 del 11 settembre 2023, avende per oggetto l’affidamento della gestione della residenza sanitaria assistenziale previa fornitura dei mobili, dell’arredamento necessarie al funzionamento.
Si apre una storica pagina per la casa di cura di Caloveto. Ma facciamo un po’ di ordine. La residenza sanitaria assistenziale per anziani, con poliambulatorio di 60 posti letto, per un importo complessivo di appalti di 2.896.709.063 ex lire finanziata dalla cassa depositi e prestiti è ubicata a Dema, contrada del Comune di Caloveto. I lavori sono iniziati il 25 settembre del 1997 dall’impresa consorzio DE.MA. Di Pietrapaola che li ha terminate il 17 aprile di due anni dopo. Nella primavera del 2005 l’AssCoop di Ancona e la cooperativa Mediterraneo con sede a Mandatoriccio, dopo la stipulazione di un contratto di concessione con l’asl n.3 di Rossano, proprietario della struttura e la regione, rimettono mano al complesso. Dopo le varie concessioni, finalmente l’asl da parere favorevole al funzionamento della stessa: un grosso passo in avanti. Finalmente nell’ottobre del 2008 entrò in funzione, a distanza di solo sei anni , come qualcuno ricorderà l’ex direttore generale della asp Gianfranco Scarpelli comunicò la sospensione delle autorizzazioni e degli accreditamenti a seguito di una richiesta di “interruzione sospensione attività rsa Caloveto” a firma del professore Franco De Felice, presidente dell’AssCoop Di Ancona. Qualcuno ha definito una marcia indietro quella dell’AssCoop che gestiva la struttura. Un gesto che i dipendenti non esitarono a definire con “il sapore della beffa”. All’inizio dell’estate del 2014, infatti, si era levato un grido di allarme dopo che il dialogo con la società marchigiana si era arenato. Successivamente la questione approdo pure sul tavolo prefettizio alla presenza, tra gli altri, dell’ex direttore Scarpelli, del consigliere regionale Carlo Guccione, del sindaco di Caloveto Umberto mazza, del presidente De Felice e dei rappresentanti sindacali regionali. L’AssCoop si era resa nello stesso tempo disponibile alla cessione, in via temporanea e provvisoria, dell’accreditamento ad una nuova società, appartenente al gruppo “Igreco”, nelle procedure del bando di gara indetto dall’ASP di Cosenza, al di là che si sia trattato o meno di retromarcia a distanza di sei anni dall’apertura, arrivò la doccia fredda per i dipendenti e ammalati che furono trasferiti in altre strutture sanitarie. È stata una vicenda complicata, dai vari ricorsi al Tar, fino al consiglio Di Stato a Roma. Finalmente con la firma del direttore generale Antonello Graziano del 11 settembre scorso si chiude una brutta pagina a 9 anni dall’ingiusta chiusura. Ora inizia una nuova era.
“Una vittoria veramente importante per la nostra comunità. Con queste parole ha commentato il sindaco Umberto mazza”.
LUDOVICO GRISARI