Nella suggestiva cornice di Longobucco, sotto lo sguardo delle autorità civili e religiose, un evento di grande significato ha avuto luogo il 4 di questo mese. Don Umberto Pirillo ha guidato la celebrazione in cui è stata svelata un’icona religiosa di straordinaria importanza: quella di San Domenico di Guzman.
Questo dipinto, realizzato dal giovane talento artistico rossanese Natalino Scino, è diventato un punto di riferimento nella comunità.
L’Associazione V.E.S.C.A, guidata dal presidente Avv. Pino Flotta, ha giocato un ruolo cruciale in questa celebrazione. Con il simbolico taglio del nastro, l’Avv. Flotta ha dato ai numerosi fedeli la possibilità di ammirare da vicino questo splendido dipinto che raffigura il patrono di Longobucco. Questo evento ha avuto luogo proprio nella giornata in cui si commemora il famoso terremoto del 1870: erano le ore 17:55, ci furono circa 30 morti! Un momento storico cruciale per la città.
L’importanza di questa effige di San Domenico va oltre la celebrazione religiosa. Come afferma il segretario dell’associazione V.E.S.C.A, Avv. Luigina Diletto: “Questa icona -ha sottolineato Diletto- vuole essere un omaggio non solo al santo patrono di Longobucco ma anche a questa città ricca di storia, cultura e devozione verso i culti di San Domenico e della Madonna. Questa ricca storia è testimoniata dalle pregevoli e innumerevoli opere conservate nella chiesa madre, dagli affreschi del Capobianco e dalla piccola e preziosa immagine della Madonna dei carbonari”.
La rappresentazione di San Domenico in questa icona segue un modello antico, ispirato all’immagine venerata a Soriano. Il fondo dorato simboleggia la luce del paradiso e la beatitudine che circonda il santo, mentre la stella sulla sua testa rappresenta il fuoco della fede e della sapienza. Il suo manto offre abbraccio e protezione alla sua amata città, Longobucco, che lo venera con grande devozione. L’icona rappresenta anche il campanaro del borgo e l’antico simbolo greco di Themesa, il modello della città, tenuto con le mani coperte dalla tunica, come segno di una speciale cura verso Longobucco.
Ma questa celebrazione non è solo un evento isolato. Il presidente Avv. Pino Flotta sottolinea l’impegno dell’associazione V.E.S.C.A nell’assicurare che:” Questi murales diventino una parte permanente del patrimonio culturale di Longobucco -è stato l’auspicio del presidente Flotta- Il progetto “ColoriAMO il Borgo” sta portando frutti tangibili. Il crescente numero di turisti che ammirano queste opere d’arte sui muri è una testimonianza del successo del progetto. Longobucco sta chiaramente muovendosi nella direzione giusta, preservando la sua ricca storia e cultura e offrendo ai visitatori qualcosa di straordinario da vedere e vivere”.
Antonio Loiacono