L’UNICO VERO GRANDE DISASTRO È QUELLO PROVOCATO ALL’IMMAGINE DEL BASSO JONIO DAI PRESUNTI AMBIENTALISTI. ASSOCIAZIONE DISPONIBILE A COSTITUIRSI PARTE CIVILE PER TUTELARE L’IMMAGINE DEL TERRITORIO.
Nello speciale dello scorso 13 agosto su “Il Quotidiano del Sud” il Presidente di Federalberghi Calabria Fabrizio D’Agostino ha spiegato che nell’estate 2023 in Calabria si stimano 8,5 milioni di turisti: un milione in più di presenze rispetto ai 7,5 milioni della scorsa stagione estiva 2022.
Nello stesso speciale viene riportato un articolo dedicato all’Arpacal che, attraverso le analisi realizzate dall’8 luglio al 9 agosto, ha potuto evidenziare i tratti di mare “non conformi” in Calabria: e tra questi, ovviamente, non vi è traccia del tratto di mare sulla costa jonica cosentina che, invece, presenta acque eccellenti per la balneazione dal momento che i campionamenti, su questo tratto, fanno emergere dati di escherichia coli ampiamente conformi alle normative.
Eppure se le strutture e le case nella vicina sibaritide – come ha documentato Luigi Cristaldi sulla Gazzetta del Sud – “sono piene” e nei lidi si è registrato “il tutto esaurito” nel basso jonio cosentino rispetto agli ultimi 3 anni è stata certamente una stagione estiva da dimenticare.
Dai dati emerge che è mancato un pubblico importante e, negli ultimi anni, sempre crescente, ovvero quello costituito da quei turisti che non hanno seconde case e che non sono abituati a prenotare le loro vacanze con un largo margine di tempo (3-6 mesi), ma decidono le loro vacanze 15 massimo 30 giorni prima.
Seppure è molto difficile comprendere e dimostrare le ragioni che hanno portato questi turisti che, negli ultimi 2 anni, hanno letteralmente affollato il basso jonio cosentino a decidere di non trascorrere le loro vacanze in questo luogo stupendo anche quest’anno è facile dimostrare che uno dei motivi che certamente hanno contribuito a far maturare questo risultato disastroso è stata la campagna irresponsabile e dannosa che, all’inizio della stagione estiva, è stata portata avanti a seguito degli sversamenti di percolato avvenuti lo scorso 22 giugno presso la Discarica di Scala Coeli.
La scelta di parlare di un “disastro ambientale” prima ancora che questo sia stato dimostrato e certificato da una sentenza della Magistratura così come le dichiarazioni, gli articoli e le azioni irresponsabili e dannose immediatamente successive ai fatti avvenuti presso la Discarica di Scala Coeli, soprattutto sui social, hanno certamente costituito un pessimo bigliettino da visita per molti turisti demotivandoli e convincendoli a trascorrere le loro vacanze altrove.
Ha fatto bene l’Amministratore della Bieco Srl Eugenio Pulignano a dire chiaramente, nell’articolo diramato lo scorso 10 agosto, che «l’immagine del territorio, delle aziende che operano nella zona e delle competenti istituzioni pubbliche nel campo della tutela ambientale e della protezione civile è stata danneggiata e qualcuno dovrà essere chiamato a risponderne» ed ancora meglio ad «aver incaricato i propri legali di fiducia affinché adottino ogni iniziativa necessaria a tutelare l’immagine, l’onorabilità aziendale e la sicurezza del personale, Anche rispetto al rischio di aggressioni per l’onda emotiva scatenato da dichiarazioni imprudenti, fuorvianti e irresponsabili».
Il Direttivo dell’Associazione Calabria Experience, invece, per alto senso di responsabilità ed amore vero nei confronti del territorio del basso jonio cosentino ha colto l’opportunità di intervenire sulla stampa solo oggi, a fine stagione estiva, solo per informare che lo scorso 11 agosto, attraverso una comunicazione formale alla Bieco Srl ha voluto manifestare la ferma volontà di fornire «ogni utile materiale digitale raccolto (notizie/video/foto ecc.), archiviato a seguito del presunto “disastro ambientale” avvenuto lo scorso 22 giugno 2023 presso la discarica per rifiuti non pericolosi sito in località Pipino del comune di Scala Coeli».
Inoltre, l’Associazione Calabria Excellent ETS qualora i legali incaricati dalla Bieco Srl «dovessero ravvisare elementi tali da poter dimostrare l’esistenza di informazioni fuorvianti al fine di generare nella popolazione procurato allarme» si è resa disponibile a «costituirci parte civile in seno ad un eventuale processo penale».
Il Direttivo dell’Associazione Calabria Experience ritiene, infatti, «che quanto accaduto a seguito dei fatti del 22 giugno 2023 presso la discarica per rifiuti non pericolosi sito in località Pipino del comune di Scala Coeli abbia generato una informazione parziale che ha fortemente danneggiato l’interesse generale del nostro territorio che noi, da Statuto, intendiamo valorizzare e promuovere».
Comunicato Stampa a cura di: Associazione “Calabria Excellent” ETS
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23 settembre 2023