Il “Poponnu”, a Caloveto, è la figura leggendaria-culturale (le fonti consultate ci dicono di origine longobucchese) da altri conosciuto come “l’uomo nero”. Figura dall’aspetto ignoto che veniva spesso evocata per i bambini affinché non facessero determinate cose!
In questi giorni, ecco apparire un’altra figura mitica (meno antica del “Poponnu”) della cultura attuale di Caloveto: il bando per la gestione della locale RSA!
” È una specie di fantasma che appare e scompare a seconda dei momenti -stigmatizza il consigliere d’opposizione, Tommaso Greco- bisognerebbe, d’ora in poi, chiamarla “Poponnu” e non più RSA! I cittadini di Caloveto non sono fessi come invece pensa l’Amministrazione Comunale! Ricorderanno che esattamente un anno fa, luglio 2022, era stato pubblicato dalla ASP di Cosenza lo stesso identico bando tirato fuori dal cassetto in questi ultimi giorni! Ci dicono che il vecchio bando è andato deserto! Ma non ci dicono i motivi! Quale ditta può farsi carico di un servizio presso la nostra RSA (pardon, “Poponnu”) se nella stessa sono stati portati via tutti i mobili, tutte le attrezzature e forse finanche i muri, mentre chi poteva e doveva fermare tale scempio è rimasto a guardare?
Bisogna essere chiari e limpidi -prosegue Greco- ma soprattutto responsabili, quando si tratta dei bisogni dei cittadini, smettendola di prenderli in giro: nel caso specifico si parla di cittadini che soffrono e che hanno bisogno di quei servizi!
Sulla RSA, il Comune non ha alcuna competenza, ricordiamolo! È una gestione che appartiene alla ASP di Cosenza! Il Comune ne reclama il titolo solo a squallidi fini elettorali!
Vorrei aggiungere che qualcuno, domani, dirà che questa opposizione politica non vuole la riapertura della RSA! Ma noi di queste voci non ci preoccupiamo affatto! Gli “sparvieri” sanno bene che in giro ci sono tanti sciacalli che speculano sulle falsità: cittadini di Caloveto, fate molta attenzione: “ù Poponnu” sta per bussare alle vostre porte! “
Antonio Loiacono
