di Antonio Loiacono
Nella terminologia finanziaria e più precisamente nella “borsa”, il “timing” è la scelta del momento più opportuno per l’acquisto o la vendita di un titolo: quello che non conosciamo è se il momento, in cui sono avvenute le dimissioni di Francesco Salatino dalla carica di vicesindaco del Comune di Caloveto, sia stato opportuno e quali conseguenze hanno determinato nell’equilibrio politico amministrativo nella sede della squadra di governo, in piazza dei caduti al civico 24.
Non nuovo a terminare prematuramente il suo mandato politico, Saltino era il titolare delle deleghe al bilancio, personale e sanità. Nel frattempo, nelle stanze del “palazzo”, si “sussurra” dell’ex assessore come di un prossimo candidato alla guida della giunta che sarà determinata dal voto amministrativo del 2024, nella prossima “primavera calovetese “!
Una analisi su quanto accaduto, l’abbiamo chiesta al neoconsigliere di opposizione, il professore Tommaso Greco.
:” Tale vicenda -inizia Greco- conferma, purtroppo, quanto sapevamo fin dal 2019: un progetto politico senza visione, fondato solo su reciproci interessi di carattere personale! Non poteva durare molto a lungo! Prima o poi i nodi sarebbero arrivati al classico pettine. Prendiamo atto -ha continuato il neoconsigliere- che, per l’ennesima volta, il bene del paese inteso, innanzitutto, come cura della comunità, è l’ultimo pensiero per i nostri attuali governanti. La cosa più triste è che questo matrimonio non ha portato alcun giovamento al paese: l’accordo si è retto, fino ad oggi, solo sulla base di interessi scientificamente perseguiti! Ci sono molte cose che d’ora in avanti devono essere riprese -conclude Tommaso Greco- fissando la barra del timone verso il bene del paese e con un superamento totale della “secca” sulla quale si è arenata la barca di questa giunta!”.
Antonio Loiacono