Con una cerimonia solenne e riecheggiante degli alti valori civili ed etici che contraddistinguono tutti i Marinai che servono o hanno servito la Patria con fedeltà ed onore nella Marina Militare e nelle Capitanerie di Porto, il Gruppo ANMI di Trebisacce intitolato al Sommergibilista Giuseppe Amerise figlio emerito di Trebisacce,
alla presenza del Sindaco della città Alex Aurelio, di una folta rappresentanza delle Forze dell’Ordine e di schiera di autorità militari, civili e religiose, di numerosi Gruppi ANMI provenienti da tutta la Calabria ma anche dalla Puglia e dalla Basilicata, ha festeggiato il 40° Anniversario della costituzione del Gruppo e, nell’occasione, ha inaugurato la nuova sede sociale presso la Delegazione Municipale del Centro Storico, in piazza Cannone. Una sede bella, grande e accogliente, questa, sita nel cuore pulsante dell’antico borgo marinaro di Trebisacce che è stata assegnata, come ha precisato il Consigliere Nazionale dell’ANMI Pasquale Colucci anima della manifestazione, autentico tessitore dei rapporti con le Istituzioni e in questo caso inappuntabile coordinatore dell’imponente e toccante cerimonia inaugurale, dagli amministratori comunali precedenti e in particolare dall’ex Assessore Filippo Castrovillari anche come socio del Gruppo, ma che, in uno spirito di lodevole continuità istituzionale, è stata confermata e resa utilizzabile dall’Amministrazione Comunale in carica guidata dal Sindaco Alex Aurelio. Nell’occasione lo stesso Gruppo ANMI, per ricordarne la memoria e per rinnovare i sensi di una imperitura riconoscenza, ha deciso di intitolare la Sala della Presidenza al compianto Prof. Leonardo Aino, già Sindaco di Trebisacce e socio-fondatore del Gruppo ANMI di Trebisacce rappresentato nella circostanza dalla figlia Prof.ssa Anna Maria che, in qualità di madrina della solenne manifestazione, ha ringraziato, commossa, per il bel gesto di attenzione verso il proprio genitore e, insieme al Sindaco della città, ha tagliato il nastro inaugurale della nuova sede dell’ANMI. E’ quindi seguito il cerimoniale previsto in occasioni come queste. Subito dopo l’ingresso del “Primo Tricolore”, l’esecuzione dell’inno nazionale, l’inquadramento dei Gruppi e la benedizione religiosa impartita dal Parroco della Chiesa Madre Padre Joseph Vanson, è toccato all’emozionato Presidente del Gruppo ANMI di Trebisacce, il Lgt (r) Fabio Mazzotta, il compito di salutare e dare il benvenuto a tutte le autorità civili e militari presenti tra cui il Comandante in 2^ della C.P. di Corigliano-Rossano CC Gianluca Scuccimarri e il Delegato Regionale dell’ANMI Avv. Paolo Apicella ed a tutti i Gruppi ANMI schierati come cornice dell’imponente manifestazione con tanto di vessilli e di gonfaloni. A fare gli onori di casa ha provveduto il primo di cittadino Alex Aurelio il quale, dopo il saluto istituzionale, ha rivendicato con orgoglio la condivisione della scelta fatta dai suoi predecessori, ha espresso giudizi molto lusinghieri nei confronti del Gruppo ANMI di Trebisacce sempre in prima linea nelle attività sociali e in quelle di istituto ed ha ricordato, all’unisono con il prof. Piero De Vita Presidente dell’Associazione Culturale “L’Albero della memoria” e autorevole custode della memoria e della cultura popolare della comunità locale, la storica tradizione marinara di Trebisacce che trova la sua matrice nel cuore dell’antico borgo marinaro in cui viene a trovarsi la nuova sede del Gruppo ANMI. Un’Associazione volontaria fatta di gente di mare che, come ha ricordato il Consigliere Nazionale della Calabria Cav. Pasquale Colucci nella sua pregevole allocuzione, rimane saldamente ancorata al culto della Patria e alla memoria dei suoi eroici figli come il Sommergibilista Giuseppe Amerise, operando per mare, hanno sacrificato la propria vita in difesa della Patria stessa. “Ma un’Associazione – ha aggiunto il Lgt (r) Pasquale Colucci dopo aver letto il messaggio di compiacimento e di augurio del Presidente Nazionale dell’ANMI Ammiraglio di Squadra (r) Pierluigi Rosati – che non vuole vivere solo di ricordi ma condividere un progetto di vita per continuare a mantenersi solidali, uniti e proficuamente in servizio testimoniando così, ovunque ciò sia richiesto e realizzabile, lo spirito che ha sempre permeato la vita del Marinaio”. Pino La Rocca