CORIGLIANO ROSSANO, – I numeri parlano chiaro e quanto sta accadendo nella Sibaritide, come pure nell’alto tirreno cosentino, ci dicono che di parole e di passerelle i territori non hanno bisogno: 67 è il numero che rappresenta la pianta organica del commissariato di Stato di Corigliano Rossano,
e mentre è certo che in 10 andranno in pensione entro il 2024, incerto è quanto lo stesso commissariato potrà almeno beneficiare delle 71 unità attese da tempo. Chi come Gratteri persegue la criminalità organizzata lo denuncia in tutti i consessi: la polizia giudiziaria nella Sibartide ha bisogno di rinforzi e presto. Sul perché è sufficiente leggere la cronaca: solo negli ultimi giorni, senza andare troppo indietro nel tempo, su un cantiere Anas è andato a fuoco un container lungo la statale 106, e sono state ritrovate bottiglie incendiarie in un cantiere edile in località Donnanna e davanti l’ingresso di un negozio di cinesi in località Frasso. Tutto questo mentre i cronisti aggiornano la lista infinita delle auto incendiate o delle azioni sanguinarie compiute verso criminali incalliti. E non va certo meglio all’alto tirreno cosentino che vede allo stesso modo imprenditori coraggiosi vittime di minacce incendiarie, come dimostra nei mesi scorsi l’incendio a Diamante di 3 autobus dell’Azienda Preite. Da Wanda Ferro però rappresentante calabrese del governo ad oggi sono arrivate solo rassicurazioni in bianco che di concreto hanno la passerella sui territori. Il nulla assoluto se non note stampa votate a prendersi i meriti di chi nella passata legislatura si è impegnato con decisione perché il commissariato di polizia a Corigliano Rossano venisse elevato a Primo Dirigente. E’ un inconsistenza gravissima perché mentre i cittadini rivestono la propria fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura pezzi decisionali dello Stato manifestano la loro vicinanza ai territori senza i consequenziali e necessari provvedimenti legislativi. Cittadini e imprenditori denunciano e diffondono la cultura della legalità e della sicurezza, ma si aspettano interventi concreti da parte dello Stato per non mettere a dura prova il loro senso di fiducia verso le istituzioni.
I portavoce calabresi M5S: Davide Tavernise
Francesco Afflitto
Vittoria Baldino
Laura Ferrara
Anna Laura Orrico
Elisa Scutellà
Riccardo Tucci