Negli uffici del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello jonio cosentino con sede in Trebisacce, sono stati consegnati i lavori del “Valloncello”, l’opera più importante in termini di importo del finanziamento che sia mai stata realizzata ad Amendolara.
Ma l’importanza dell’intervento, risiede anche in quella che sarà una riqualificazione di oltre 3.5, km lungo il Valloncello, dal mare sino alle porte di Amendolara Paese, capace di dare un nuovo volto a tutte le aree interessate. Ci sono voluti anni di impegno, dedizione e lavoro, per far si che l’opera de qua potesse vedere la luce e, finalmente, ci siamo, a dispetto di tutti coloro che, in tutto questo tempo, hanno tifato affinché si fallisse.
E’ la solita logica del “Tanto peggio, tanto meglio”, anche se a pagare sono Amendolara e gli Amendolaresi.
In questo senso, vanno le illazioni, al limite della scempiaggine, che in questi giorni hanno coinvolto, a vario titolo, la
“Stazione Zoologica”, il “Parco della Secca”, le “Opere compensative – Terzo Megalotto SS 106”, nonché, a suo tempo, il “Progetto Calipso”, il “Presidio Slow Food – Mandorla di Amendolara”, il “Parco Fotovoltaico”, la “Cenergam – Cer Amendolarese, l’ “Accordo Programmatico Museale”, il “Parco Archeologico San Nicola”, “Il Terzo Megalotto SS 106”, e solo per citare le iniziative più importanti messe in campo, e che soprattutto, sono state portate a termine. E’ inutile affannarsi alla denigrazione sistematica, a fronte di apprezzamenti di circostanza, all’insinuazione, preordinate alla continua ricerca di individuare negatività che non esistono, nella speranza di poter ottenere un consenso, il quale per essere meritato ha bisogno di ben altro che disprezzo e, perché no, come ha detto qualcuno, odio personale.
Quanto realizzato dagli amministratori che si sono succeduti negli ultimi dieci anni, sono pietre Miliari, che rimarranno per sempre scolpite nella storia del nostro meraviglioso paese. Veri e propri punti di riferimento, di svolta, di un processo storico, scientifico e culturale che porterà Amendolara agli onori delle cronache, nazionali, europee e, perché no, mondiali.
Per quanto riguarda le ricadute economiche e sociali, si chieda alla decine di proprietari di abitazioni affittate, ai B&B che ospitano di continuo scienziati provenienti da tutto il mondo, ai ristoratori, insomma a tutto quell’indotto che è stato messo in moto e che, ormai, non si fermerà più.
Il “parco della Secca” è l’ultima chicca offerta all’intero territorio, anche questa un’iniziativa che porterà sviluppo e ricchezza, ovviamente a fronte di un grande lavoro che è stato fatto ma che ancora deve continuare. Ed ora, infine, concedeteci di rivolgere una domanda a color i quali continuano a sperare nel “tanto peggio, tanto meglio”: Dite agli Amendolaresi, ovunque si trovino, in quale altra epoca storica, hanno visto la luce tante iniziative e tutte insieme, di carattere culturale, scientifico, storico, archeologico, economico e ambientale, e solo per citare gli ambiti più rilevanti.
Attendiamo fiduciosi.
Dal canto nostro, in ogni caso, a breve, fisseremo un incontro con la popolazione di Amendolara, come nostro solito, in piazza, per informarli di tutto, del futuro che ci attende.
W Amendolara, sempre e comunque.
L’ Amministrazione Comunale