La Calabria sta avanzando, lentamente ma inesorabilmente, verso l’Alta Velocità. Uno dei tanti paradossi di questa terra martoriata che, nonostante abbia un’attrazione turistica verso italiani e stranieri, ha delle infrastrutture che definire colabrodo è quasi fare un complimento.
In ogni caso, però, anche in questa remota punta del Sud sta arrivando il FrecciaRossa che, salvo complicazioni di sorta, si ferma a Paola, Lamezia Terme, Rosarno e Villa San Giovanni. Ma come si può sfruttare questa opportunità? Ecco qualche consiglio.
Creare le combinazioni con orari del bus e dell’Alta Velocità
Così come succede anche da altre parti d’Italia, spesso gli orari dei bus combaciano con gli arrivi dei treni. In modo da permettere a tutti di prendere le combinazioni e non rendere tutto più complicato di quello che è. Ad esempio, si può pensare a un servizio bus o navetta che parta 15 o 20 minuti più tardi rispetto all’arrivo del treno, in modo da consentire ai viaggiatori di non perdere troppo tempo in attesa e, soprattutto, di scendere dal treno e trovare l’uscita. Sarebbe qualcosa di buon senso.
Magari, se abbinato anche a un servizio di wi-fi che consenta di fare cose sul web anche che richiedano più banda come giocare su https://slotmachine-gratis.it/, sarebbe l’ideale. Qua, però, già sarebbe un passo in più considerando che anche per portali ottimali e user-friendly come quello menzionato, si ha la difficoltà di navigazione anche in alcune città, considerando la connessione non propriamente efficace da queste parti.
Occhio al servizio di transfer da parte degli albergatori
Gli albergatori non possono più basarsi sulle bellezze della Calabria. Per decenni si sono basati su questo pensando che potesse bastare per l’eternità. In realtà, però, come spesso succede, tutto si evolve e si trasforma e oggi i panorami mozzafiato, il mare cristallino, il cibo tradizionale a prezzi contenuti non bastano più.
Ci vuole un qualcosa in più, ci vogliono dei servizi ulteriori. Nulla di così straordinario, semplicemente anche il poter offrire un servizio di transfer a chi arriva con i mezzi pubblici. Può sembrare un aspetto banale ma negli anni scorsi gran parte del turismo calabrese era campano con persone che si muovevano in macchina. Quindi, il problema non era il transfer ma il parcheggio.
Arriveranno anche i 18enni non patentati?
Il fatto che la Calabria possa essere raggiungibile con l’alta velocità anche da parte dei non patentati, pone un’altra questione molto interessante: rendere attrattiva questa terra anche per i 18enni o 20enni che ancora non guidano.
Per non parlare, poi, degli adolescenti. Ovviamente, e ci sta, il turismo e le attrazioni si sono basate principalmente su uno specifico target di pubblico che ‘rischia’ seriamente di cambiare nel corso degli anni.
Come spesso succede, però, a vincere non è il più forte ma chi parte prima e meglio. Quindi, è importante offrire delle opportunità anche ai giovanissimi che vogliono scoprire degli angoli della Calabria che, nonostante tutti i problemi, resta una Regione che incanta chiunque arriva.