ABERRANTI E GRAVI AFFERMAZIONI CONSIGLIERE CRESCENTE. SINDACO RIBADISCE DISTINZIONE LEGALE POLITICA E UFFICI.
È di tutta evidenza che le affermazioni attribuite alla consigliera comunale Maria Crescente, sono incompatibili con il prestigio, l’autorevolezza e soprattutto con le responsabilità, anche e soprattutto di natura giuridica, connesse ad un qualsiasi ruolo istituzionale, tanto più di Sindaco di un comune.
Non è in effetti sostenibile dover prendere atto, ancora nel 2023, di tanta sconoscenza del fondamentale quadro normativo alla base del funzionamento degli enti locali, su tutte la distinzione, introdotta sin dalle famose leggi Bassanini del 1997, tra politica e amministrazione nella struttura e nella organizzazione della pubblica amministrazione.
Chiedere, così come avrebbe dichiarato l’autorevole rappresentante politica socialista, tra l’altro non si capisce come ed a chi, che tra i vincitori del prossimo concorso per agenti della polizia municipale, venga addirittura data priorità a famiglie cariatesi è qualcosa che va al di là di ogni confine della stessa demagogia e dello stesso populismo, attesa l’assoluta correttezza e linearità di fatti, atti e comportamenti relativi alla procedura d’ufficio in questione.
Perché se per assurdo le cose dovessero minimamente andare così come immagina la consigliera comunale, in base ad una delirante applicazione di un improbabile principio di reciprocità, a tutti gli eventuali giovani concittadini cariatesi partecipanti a concorsi pubblici in altre regionali d’Italia, così come del resto è cronaca quotidiana, dovrebbe esser preclusa ogni possibilità di successo rispetto al favore accordato ai residenti di quei territori.
Saremmo e purtroppo siamo, perché le abbiamo lette certe affermazioni, di fronte a vere e proprie aberrazioni, che non sarebbero consentite neppure ad uno studente del primo anno di giurisprudenza, figuriamoci dopo; affermazioni e visioni della cosa pubblica che metterebbero a rischio penale qualsiasi condotta ammnistrativa e che, in ogni caso, risultano gravemente irresponsabili rispetto all’opinione pubblica, perché disinformano ed alimentano odio sociale.
Ciò sottolineato, si coglie qui soltanto l’occasione per ricordare che l’annullamento in auto-tutela di un qualsiasi procedimento (per altro, nel caso in questione, prima della stessa approvazione della graduatoria prevista) non soltanto è atto previsto e fisiologico nelle normali procedure amministrative ma esso rappresenta una delle declinazioni più efficaci ed efficienti dei princìpi costituzionali di legalità e di buon andamento dell’amministrazione.
Ragion per cui non si riesce a capire né il presunto sconcerto manifestato, né tanto meno il solito procurato allarme e le strampalate invettive, non ultima l’assurda richiesta non si capisce a chi, su che basi e per cosa, di un improbabile risarcimento danni, di cui ha preferito rendersi protagonista la consigliera Crescente, da tempo impegnata nell’istituzione comunale nella quale vorrebbe probabilmente continuare a svolgere ruoli diversi.
Nel ribadire, infine, che in attuazione degli indirizzi politico-amministrativi che gli competono per legge l’Esecutivo preserverà altissima l’attenzione sul rispetto scrupoloso della correttezza e della trasparenza di ogni procedimento amministrativo che è di competenza esclusiva degli uffici, si coglie l’occasione per ricordare e sottolineare che da tempo ormai può dirsi definitivamente conclusa nel governo della cosa pubblica locale di questa città l’andazzo delle ben note interferenze politiche nei concorsi pubblici, a danno della meritocrazia, così come quello del personale dipendente abituato, da certa nota classe politica, a timbrare il cartellino, ad entrare e ad uscire esce senza aver mai svolto alcuna attività. – (Fonte: Comune di Cariati – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).