di Giovanni Paolo Tursi
Saracena torna a vivere quei bei momenti che l’hanno contraddistinta nei secoli. Come amano definirlo un intreccio tra sacro e profano, un qualcosa che per la nostra comunità è più della stessa felicità, è ciò che più ci rappresenta, è il nostro orgoglio.
– Saracena torna a rivivere dopo 2 anni di pandemia la tradizionale festa di San Leone con tanto di fiaccolata, balli, canti e fucarazzi per tutto il paese – è quando dichiarato dal giovanissimo e neo presidente della congrega di San Leone Giovanni Paolo Tursi che continua – Finalmente torneremo a cantare sotto quell’altare guardando con gli occhi pieni di orgoglio a quell’immagine stupenda
Torneremo ad urlare tutti insieme W San Leone
È un momento importate per la ripresa di tutta la comunità, un momento di amore collettivo, che per secoli ci ha rappresentati, ed è propio da qui che dobbiamo ripartire per il rilancio della nostra tradizione, per una coltivazione sempre più proficua del nostro essere Saracenari orgogliosi.
Il Comitato festa in comunione con la parrocchia e l’amministrazione comunale sono come sempre già attivi per gestire al meglio tutta l’organizzazione, è bello vedere una comunità che lavora coesa in modo sereno per la salvaguardia delle tradizioni.
Abbiamo come congrega ancora tante idee da poter trasformare in progetti, anche in collaborazione con la Pro-loco cittadina, alla quale li presenteremo nei prossimi giorni.
Non mi resta che augurare a tutti una preparazione bella e serena hai festeggiamenti in onore del nostro Patrono che avranno inizio con L’intronizzazione del 10 Febbraio,un momento di grande commozione per tutta la comunità, concludendosi con i due appuntamenti del 19 e del 20 febbraio
Grazie e Buona festa