L’anno appena trascorso ha segnato una crescita del comparto online, mentre gennaio si apre con la nomina di Roberto Alesse al vertice dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli
Di ITAmap – Opera propria, CC BY-SA 4.0, sede di ADM
Il tempo dei bilanci ufficiali dell’anno appena passato conferma le aspettative rispetto alla costante crescita del comparto del gioco legale, con un particolare riferimento alle attività a distanza.
Nel 2022 hanno infatti raggiunto i 7,1 milioni i conti di gioco aperti dagli utenti online, contro i 6,7 milioni del 2021, e dunque in aumento percentuale di 6,2 punti. Il dato tiene in considerazione gli account attivi nella loro totalità, e dunque comprende anche quelli già in essere.
Se invece si tengono in considerazione soltanto i nuovi conti, questi comunque sono stati 4,9 milioni, ovvero 700mila in più del 2021, e un quasi un milione in più del 2020.
I mesi estivi sono stati quelli meno interessati da questo trend di crescita, mentre gennaio e novembre 2022 hanno segnato un picco di registrazioni con deposito presso gli operatori del gioco, in raddoppio rispetto a luglio e giugno, rispettivamente con 483 mila e 520 mila conti aperti.
I dati fanno riferimento alle sole attività autorizzate, ovvero alle registrazioni degli utenti presso i concessionari già esistenti e presso i casinò online nuovi e legali in Italia, in quanto i numeri, elaborati da Agimeg, Agenzia di Stampa del Mercato dei Giochi, sono forniti da ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rilascia le licenze a seguito di un iter di verifica di idoneità della piattaforma, con il sostegno degli OdV, organismi di Verifica e Controllo accreditati e riconosciuti.
La certezza numerica del fenomeno in ascesa del gioco a distanza è dunque comprovata dalla lista degli istituti bancari e postali presso i quali sono gestiti i conti di gioco, pubblicata e aggiornata sul sito dell’Agenzia.
La legalità dei concessionari GAD, peraltro, e il rispetto di criteri di sicurezza della piattaforma, di trasparenza dei giochi e di conformità dell’offerta, è garantita dal sistema dei rinnovi, nel caso di piattaforme già operative sul mercato a distanza.
A questo proposito, un emendamento alla legge di Bilancio per il 2023 stabilisce una proroga per le concessioni online al 31 dicembre del 2024, con oneri concessori da versare entro il luglio dello stesso anno, e con un’entrata prevista per l’Erario pari a 3,6 milioni di euro, oltre agli obblighi di presentazione della fideiussione in capo agli operatori, entro metà gennaio.
Questa, in attesa della legge in materia di riordino del gioco pubblico a livello nazionale, non è però l’unica novità del 2023.
Un cambiamento importante è infatti avvenuto ai vertici di ADM, con il cambio del direttore dell’Agenzia: la nomina del Consiglio dei Ministri è caduta su Roberto Alesse, dopo 3 anni di incarico per il precedente direttore, Marcello Minenna.
Già capo di gabinetto per il ministero del Sud, e direttore degli Affari Generali del ministero dell’Ambiente, Alesse, romano, classe 1964 e con doppia laurea, in Giurisprudenza e Scienze Politiche, porterà avanti le finalità dell’Agenzia, che già Minenna aveva improntato sulla sicurezza, sul contrasto all’illegalità ma anche sullo slancio produttivo di un settore che partecipa in modo importante alle entrate erariali.
Nel 2022 i giochi hanno infatti portato alle casse dell’Erario un guadagno di 10,3 miliardi, il 22 per cento in più rispetto al 2019.
Si tratta di un dato che, come sopra espresso, vede il forte traino dell’online, con una spesa raddoppiata in tre anni, in particolare su poker, casinò e scommesse. I punti vendita e le agenzie terrestri registrano invece un calo di 8,7 punti percentuali rispetto al 2019, ma comunque la spesa, cioè il totale delle giocate, si attesta a 15,9 miliardi.
Tra le prospettive della filiera e degli operatori attivi sia online che sul retail, peraltro, c’è quello dell’integrazione multicanale, così da sostenere entrambe le attività del comparto.