C’è solo un modo per recuperare i ritardi e per creare sviluppo economico nel Meridione ed è quello che riporta all’investimento e allo sviluppo. È in questo senso che si deve leggere l’apporto dei fondi del PNRR per le regioni del Sud d’Italia, in particolare per la Calabria.
L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, è quello di 60 mila euro per la “Piattaforma Notifiche Digitali”, “un altro tassello al mosaico della transizione digitale che abbiamo iniziato a costruire” ha commentato con ottimismo il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso. “Stiamo compiendo passi da giganti, se si pensa che i risultati di ICity Rank 2021, l’indagine sulla digitalizzazione delle città italiane di FPA, ponevano Cosenza tra le città meno digitali d’Italia – spiega ancora il Primo Cittadino – collocandola al 97° posto su 107 capoluoghi di provincia. Un trend assai negativo che occorre invertire, consapevoli che investire nelle nuove tecnologie e perseguire la transizione digitale significherà creare indispensabili condizioni per lo sviluppo economico del nostro territorio”.
Uno sviluppo economico che passa anche per una nuova impostazione strategia delle aziende del territorio. Il paradigma di riferimento, in un contesto dominato dalla svolta digitale e dalla transizione tecnologica, è quello che guarda al marketing online. Come si legge in questo articolo, le strade provate dai brand sono diverse: dall’utilizzo massiccio dei social network, alla lettura dei Big Data tramite l’Intelligenza Artificiale per profilare gli utenti e trasformarli in potenziali clienti, oppure utilizzare la gamification per attirare nuovi target di riferimento.
È questa la ricetta per un domani diverso, sempre più digitale e sempre più smart. E in questo la Calabria svolgerà un ruolo di primissimo piano. Lo conferma anche un altro fatto di attualità: il nuovo Innovation Center di NTT Data di Milano sarà guidato proprio da un calabrese. Si tratta di Pietro Scarpino, originario di San Giovanni in Fiore, nominato Vice President e Head of Advanced Technologies. “L’obiettivo è lavorare sulle tecnologie emergenti, capire che impatto hanno sul mondo e sulle persone – ha spiegato in una recente intervista – La tecnologia in questo momento storico evolve ad una velocità impressionante ed è sempre più fluida e difficilmente identificabile, si parla sempre più di ecosistemi tecnologici”. Per stare dietro a questo mondo che va a grande velocità servono investimenti e progettazioni. Gli stessi ingredienti che la Calabria ha saputo mettere insieme. E per cui adesso dovrà raccogliere i frutti.