Rispetto alla questione della signora di nazionalità marocchina che staziona sul territorio comunale senza fissa dimora, si evidenzia che l’ufficio dei servizi sociali di concerto con il consultorio familiare dell’ASP di Cassano All’Ionio, sta operando da lungo tempo sulla situazione.
La signora è stata accolta in molteplici strutture dalle quali ha sempre volontariamente deciso di andare via, oltreché essersi allontanata dal territorio comunale per mesi.
È bene evidenziare che ogni qualsivoglia tipo di inserimento, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, prevede sempre la volontarietà del soggetto da collocare all’interno dell’istituto.
La stessa Costituzione Italiana all’articolo 13 ci ricorda che “la libertà personale è inviolabile, non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria” questo sancisce la Costituzione Italiana all’art. 13.
Un’unica deroga è prevista dall’ordinamento giuridico italiano è regolamentata dalla L. n. 180/1978 la quale prevede che si possa contravvenire alla volontarietà del trattamento solo se “…esistano alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici…”.
Non si dovrebbe cadere in facili conclusioni, peraltro, scavalcando e disconoscendo l’operato di chi è professionalmente deputato ad affrontare la situazione con capacità ed in base ad un agire deontologico e specialistico. Non si dovrebbe neanche violare la sfera personale della signora che non ha mai prestato il proprio consenso ad apparire sui social, e quindi esporla a “spettacolarizzazione” ed a una “notorietà” non chiesta e non voluta. Sarebbe stato più opportuno utilizzare altri canali, che sono stati sempre disponibili, e ancora lo solo, ad accogliere le segnalazioni provenienti da cittadini o altro.
Appare altamente irrilevante dover sottolineare che le scelte intraprese da chiunque ricadono sempre nell’ambito del libero arbitrio, dell’auto-determinazione e della volontarietà, anche se risultano distanti dal nostro modo di pensare e di vivere e per tali ragioni non facilmente comprensibili.
La solidarietà non nasce da un articolo di giornale, ma dalle azioni concrete che in quanto “comunità” siamo chiamati a mettere in atto per aiutare i meno fortunati e vulnerabili.
Ad oggi la signora ha trovato accoglienza in un posto sicuro e speriamo che sia la volta buona.
Lì 23/11/202
Elisa Fasanella
Assessore alle Politiche Sociali
Comune di Cassano All’Ionio