“Il Sindaco di Trebisacce Alex Aurelio, unitamente ad altri Sindaci del Comprensorio, ha partecipato, presso la Prefettura di Cosenza, all’incontro relativo alla “cabina di regia” inerente il Protocollo di Legalità stipulato tra la Prefettura, l’Anas S.p.A. e la Sjrio s.r.l. e,
nell’ambito dell’incontro volto ad effettuare una valutazione complessiva della situazione nella quale versano i cantieri del Terzo Megalotto, il primo cittadino di Trebisacce è intervenuto tornando a perorare la realizzazione degli svincoli di accesso e di uscita delle strade urbane di Trebisacce verso la Statale 106 che si sta completando con i lavori del Terzo Megalotto, al fine di salvaguardare lo sviluppo del territorio e di ottenere la piena fruibilità dell’infrastruttura”. Fin qui il breve Comunicato del Sindaco Alex Aurelio che, avendo ricevuto in eredità questo problema, si sta battendo con caparbietà per il recupero dello svincolo lato-nord di Trebisacce che è sparito nelle nebbie dopo lunghi anni di incontri e di trattative. Il primo cittadino di Trebisacce non fa però luce sulle risposte e sulle posizioni della controparte che, da quanto appare chiaro, forte del progetto esecutivo licenziato con una buona dose di pressapochismo dal Ministero delle Infrastrutture, continua a fare orecchie da mercante rispetto alle richieste dei Sindaci dei Comuni che hanno visto sparire, come avviene nel gioco delle tre carte, ben 3 degli svincoli (Villapiana, Trebisacce e Amendolara) che gli stessi Sindaci avevano concordato in fase di definizione del progetto originario. Oggi quello tra i Sindaci e i dirigenti di Anas e di Sirjo sembra essere veramente un muro contro muro. Un muro che va comunque abbattuto con tenacia e con la forza collettiva dei Sindaci che ormai nell’Alto Jonio sono rimasti gli unici baluardi di difesa rispetto ai soprusi e allo stillicidio dei tagli ai servizi (sanità in primis), alle strutture e alle infrastrutture del territorio. In questo contesto ben venga dunque la disponibilità del Presidente della Provincia Rosaria Succurro di venire incontro ai Sindaci investendo risorse del bilancio provinciale da destinare alla realizzazione degli svincoli “rubati”. Temiamo però che le risorse necessarie per realizzare n. 3 svincoli tenendo di conto il protocollo e la normativa europea non siano alla portata della Provincia che da parte sua ha già il pesante fardello di oltre 3mila chilometri di viabilità provinciale a cui far fronte. Per la cronaca, in partenza, gli svincoli sul Terzo Megalotto Sibari-Roseto dovevano essere 7: Cassano Jonio, Francavilla-Cerchiara, Villapiana, Trebisacce, Albidona-Trebisacce, Amendolara e Roseto. Alla fine sono rimasti solo 4, perché sono stati elisi, in modo unilaterale e con il pretesto di risparmiare risorse, lo svincolo di Villapiana, quello di Amendolara e quello di Albidona-Trebisacce che doveva sorgere in Contrada Pagliara e servire sia per l’innesto della Provinciale 153 che porta ad Albidona e Alessandria del Carretto che per Trebisacce-nord. Cosicchè Trebisacce, a fronte degli attuali 3 svincoli esistenti sulla S.S. 106 Bis, rischia di avere in contrada Marzuco (nei pressi del vecchio mattatoio) un solo svincolo bidirezionale direzione Cosenza mentre la direzione Taranto sarebbe raggiungibile a Roseto Capo Spulico dopo aver percorso circa 15 chilometri di viabilità secondaria. Per non parlare, visto che Trebisacce verrebbe bypassata attraverso la galleria di oltre 3 km. che si sta realizzando sotto Mostarico, dell’impatto negativo e penalizzante che questa situazione determinerebbe sul piano dell’immagine e del turismo. Da qui l’urgenza, prima che sia troppo tardi, di tornare a farsi sentire utilizzando la forza istituzionale dei sindaci che, oltre agli svincoli, devono pretendere che si faccia luce sulle famigerate opere compensative di cui ormai non si parla più.
Pino La Rocca