Avete presente a tutti quei libri o film di fantascienza, da Urania a Ritorno al Futuro passando per Minority Report per intenderci, dove alcune abitudini, oggetti tecnologici, avvenimenti e cambiamenti della società sembravano essere davvero fin troppo futuristici? Beh, arrivati nel 2022 possiamo dire che, a parte il teletrasporto ed il viaggio nel tempo per il momento, il livello tecnologico raggiunto dalla società moderna è davvero alle stelle ed oltre!
Se ci si fa caso, infatti, si può fare davvero di tutto con un computer, o un device come uno smartphone oppure un tablet, connesso ad Internet e ce lo ha “insegnato tristemente” anche il lockdown della primavera 2020.
Da casa propria, o da qualunque altra parte ci sia un minimo di connessione, è possibile lavorare, guardare film e serie TV di tutto il mondo, giocare ai più bei videogiochi del momento oppure ai live casinò, studiare, programmare e farsi arrivare a domicilio qualunque prodotto sia attualmente disponibile sul mercato (pasti inclusi!).
Per completare la “parabola” della fantascienza i robot sono diventati poi una parte integrante delle nostre vite, come dimostrano quelli utilizzati in cucina o per le pulizie, ed alcuni sono addirittura presenti anche nel mondo del lavoro come camerieri, magazzinieri, soccorritori eccetera.
Ma non sembra anche a voi che c’è qualcosa che manchi? Non preoccupatevi perché, se state per dire la realtà virtuale, anche questa è diventata un elemento fondante di questa nuova società che stiamo vivendo.
Anzi, va detto che al giorno d’oggi si sta andando sempre di più nella direzione del Metaverso, in continua espansione, ed i videogiochi stanno utilizzando sempre di più altri “accessori” come i visori VR, come nel caso di Medal of Honor: Above and Beyond oppure della PlayStation che sta preparando il secondo modello, mentre altri sfruttano l’ambiente fisico circostante per “riportarlo” nei mondi di gioco (come nel caso di Pokémon Go! oppure di Mario Kart Arcade GP VR uscito solo nelle Terre del Sol Levante).
Ma da dove ha avuto origine tutto questo? Tutto ebbe inizio nel 1968 con il progetto dell’informatico e pioniere di Internet, teniamo conto che erano ancora gli anni Sessanta, Ivan Sutherland con il suo prototipo battezzato “Spada di Damocle”.
Naturalmente ci volle poco tempo affinché i militari si interessassero a questa invenzione e pensarono di utilizzare il suo sistema di lenti in combinazione con i normali caschi dei piloti di aerei da combattimento. In questo modo, un po’ come un videogioco moderno, i piloti avrebbero potuto sempre vedere la velocità dell’aereo, la distanza dal suolo, il livello di carburante e così via.
Andando ancora un pochino più in avanti nel tempo, fu il turno dell’Aspen Movie Map che, nel 1977, si distinse per il suo essere la “versione primordiale” di quello che oggi utilizziamo e ben conosciamo come Google Maps!
Poi sarebbe stato il turno dei Google Glasses, un progetto che purtroppo fallì, ma sembra che altre aziende siano interessate a questa connessione tra occhiali tecnologici, smartphone e realtà virtuale quindi la domanda, a questo punto, è “che cosa ci aspetta per domani, anzi, per oggi?”.