ALTO JONIO – “Trebisacce nelle antiche mappe, dal Medioevo all’Unità d’Italia”: è il titolo del libro dato alle stampa nei giorni scorsi da Giuseppe Genise, maestro di fotografia, studioso e ricercatore di storia locale,
autore, insieme a Giuseppe Rizzo, dei “Quaderni di Documentazione” che aiutano a ricostruire ed a valorizzare la storia dell’Alto Jonio e della Calabria. La pubblicazione del libro, che riproduce ben 72 mappe, una ricca collana di foto antiche e di pergamene che vanno dal 1200 al 1831 ed è accompagnata dagli svariati toponimi con cui è stata indicata Trebisacce nel corso dei secoli, è stata patrocinata dalla “Biblioteca Torre di Albidona” ricca e preziosa miniera di manoscritti, di carte geografiche e di documenti storici fondata e diretta dall’Avv. Rinaldo Chidichimo, giornalista, studioso e grande animatore culturale. “Per fortuna – ha scritto l’Avv. Chidichimo nella breve presentazione del libro – esistono ancora persone appassionate, che dedicano la loro intelligenza e il loro impegno a riscoprire la storia del proprio territorio, a descriverla nelle sue vicende, nei suoi miti e nelle sue leggende. Tra questi benemeriti c’è l’amico Giuseppe Genise, cultore, come pochi altri, del territorio dell’Alta Sibaritide e del Pollino”. “In queste mappe nautiche e geografiche – ha scritto nella breve prefazione Giuseppe Rizzo scrittore e studioso di storia locale e del fenomeno del brigantaggio – che servivano soprattutto ai naviganti, Trebisacce è menzionata con oltre 70 toponimi. C’è dunque da complimentarsi e incoraggiare questi studi che aiutano a costruire la vera micro-storia di Trebisacce”. Partendo dal presupposto che per vivere bene il presente e costruire un futuro migliore è necessario conoscere il nostro passato, Giuseppe Genise è alla continua ricerca di tasselli dell’identità, della cultura e della storia del nostro paese e in questo libro ha indicato il percorso lungo il quale si è dipanata la storia marinara di Trebisacce, la sua antica tradizione legata al mare, alla pesca e al trasporto marittimo attraverso la ricerca, lo studio e la pubblicazione di carte geografiche e di mappe nautiche che hanno segnato le tappe della micro-storia locale e della cosiddetta Calabria Citra. Una storia in perenne evoluzione, quella di questo lembo di territorio che ha conosciuto i fasti della Magna Grecia e che spesso s’é intrecciata con la storia della Chiesa locale, che si dipana attraverso un susseguirsi di immagini dinamiche e non statiche, che evolvono in una sequenza di fotogrammi e di storie personali che permettono di cogliere fatti, leggende, aneddoti e implicazioni che, rimanendo saldamente ancorate al passato, hanno dato colore al presente e indicato la direzione al futuro.
Pino La Rocca