Premesso che la legge n. 92 del 30 marzo 2004 istituisce il Giorno del Ricordo, celebrato il 10 febbraio, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe,
dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Per opera delle milizie comuniste agli ordini del maresciallo Tito, furono uccisi e gettate nelle foibe carsiche, diverse decine di migliaia di italiani residenti in Istria. -Considerato che tra le vittime vi era Norma Cossetto, studentessa universitaria istriana, vittima di violenze inaudite e infine gettata in una foiba, uccisa dai partigiani di Josip Broz, meglio conosciuto come Maresciallo Tito, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943; –considerato che in data 9 dicembre 2005 a Norma Cossetto é stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)” -evidenziato che per la prima volta nel 2019 il Presidente del Parlamento Europeo ha presenziato all’annuale commemorazione presso la Foiba di Basovizza vicino a Trieste nel 2019 rendendo onore alle vittime con la deposizione di una corona d’alloro e dichiarando “negare significa essere complici”, un messaggio forte ed importante, questo, che mira a smuovere le coscienze dell’intera comunità europea; -preso atto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in data 9 febbraio 2020 ha affermato che “Il giorno del ricordo, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004 contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli Italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.” -visto che Norma Cossetto rappresenta la drammaticità del sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione; -considerato inoltre che nel nostro Comune di Canna non esiste un luogo intitolato alla memoria di questa giovane eroina, vittima dell’odio anti italiano che nel 1943-1945 sfociò nell’orrore delle foibe e nella vergogna dei campi di concentramento comunisti dove trovarono la morte migliaia di nostri connazionali; -ritenuto che per le ragioni sopra esposte sia opportuno intitolare un luogo pubblico del nostro Comune a Norma Cossetto e ai “Martiri delle Foibe”- chiedo al Sindaco e alla Giunta comunale di individuare, entro un anno, un luogo pubblico del Comune di Canna da intitolare a Norma Cossetto, Medaglia d’oro al Merito Civile e ai “Martiri delle Foibe”, posizionando su tale luogo una “panchina tricolore” anche in ricordo dei 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati costretti ad abbandonare le proprie terre e i propri affetti.
Bologna, 11/02/2022
Dr. Antonio Turchitto
(Ex Capogruppo consiliare di Minoranza del Comune di Canna – Dirigente di FdI)