“Che l’ospedale di Corigliano debba essere dotato di un mammografo di ultima generazione, è cosa buona e giusta. Ma è altrettanto e sacrosanto diritto, che le donne del Comune di Cassano, abbiano la possibilità di usufruire del servizio presso il locale poliambulatorio”.
È quanto afferma Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini per la difesa dei diritti alla salute, della città delle terme. E invece non è così. Da tempo, avevamo avanzata richiesta all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, affinché la radiologia di Cassano, potesse avere l’importante strumento di diagnostica. Piove sempre sul bagnato. Cassano e il suo territorio – rimarca Garofalo -, restano ancora una volta fuori dalla programmazione e da investimenti, a tutela della salute pubblica. Mi dispiace soltanto, che le mie concittadine, debbano emigrare per poter sottoporsi ad un esame, che risulta vitale ed indispensabile per la prevenzione del tumore al seno. Qualcuno dimentica, che Cassano è un Comune di quasi 20mila abitanti e con ben tre centri urbani, con una densità di popolazione abbastanza considerevole. Credo – ha concluso -, che i suoi abitanti, meritano rispetto e la massima attenzione dovuta, non fosse altro che per oltre 40 anni, si sono visti negati della possibilità di poter usufruire della struttura ospedaliera. Chiedere un mammografo, mi pare che non è la fine della mondo o di qualcosa di irrealizzabile.