Non avremmo mai potuto neanche lontanamente solo immaginare che in un caldo giorno d’estate, lo scorso 15 luglio, il nostro nome sarebbe finito in una cronaca del sito internet dell’organizzazione internazionale Reporters without borders (Giornalisti senza frontiere).

Addirittura appena dopo quello di Daphne Caruana Galizia, uccisa da un’autobomba il 16 ottobre del 2017, all’età di 53 anni, nello Stato di Malta: LEGGI QUI https://rsf.org/en/news/dutch-crime-reporter-fourth-journalist-murdered-many-years-european-union?fbclid=IwAR1kCHXBONgEZWqHMnXrzOMpbjYFBRZhSoErrKRusOvsGkGmDCWKK5M0Nts

Nessuna medaglia al petto. Ci conforta, però, l’attenzione che ha suscitato anche a livello internazionale l’attentato di cui siamo rimasti vittime la notte tra il 21 e il 22 aprile dello scorso anno LEGGI ARTICOLO COMPLETO