Non cessa, anzi s’intensifica, nonostante l’assemblea regionale sia formalmente sciolta dallo scorso novembre, la cattiva abitudine di assumere co.co.co al sol fine di rimpinguare il bacino di voti dei consiglieri regionali con la bramosia della poltrona.
La loro utilità per i calabresi è pari allo zero, il loro costo non è indifferente per le tasche di tutti noi: all’incirca 1,3 milioni di euro l’anno di soldi pubblici.
Un immane sperpero di danaro per assumere schiere di barman, commessi, hostess, operatori del benessere,
titolari di reparti di ortofrutta che, con i loro curricula, nessun beneficio apporteranno all’Ente e quindi
all’intera Regione che di contro li retribuirà per nulla.
Tutto ciò accade mentre migliaia di giovani laureati e plurititolati calabresi che potrebbero dare il loro fattivo
contributo in termini di conoscenze e competenze per lo sviluppo della nostra terra, decidono di emigrare.
Questo sistema mina la democrazia e ci rende schiavi di chi detiene il potere, dobbiamo spezzare queste
catene e interrompere questo malsano flusso clientelare ed evitare ogni forma di favoritismo.
Un sistema questo, oramai storicizzato ed acquisito come prassi dai componenti dei partiti soprattutto di
centro destra – in prima linea i clienti di Fratelli d’Italia, vi è poi l’esercito dei morroniani e non mancano
nemmeno gli amici degli amici di Forza Italia ed Udc ed addirittura esponenti sindacali nella lista dei co.co.co.
Sinistra Italiana condanna apertamente questo sistema amorale che mina alla base le regole democratiche
su cui il nostro paese si fonda, sistema questo che dispregia i precetti costituzionalmente garantiti di
uguaglianza e meritocrazia.
Un flusso che si può interrompere soltanto nelle urne elettorali, esprimendo un voto libero.
Angelo Broccolo, Segretario Regionale Sinistra Italiana