È di oggi l’articolo pubblicato su “Domani”, il quotidiano Italiano d’informazione edito da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri, dal titolo “LA GRANDE OPERA IN VERSIONE GRILLINA È GIÀ INSABBIATA” a firma di Daniele Martini. Un articolo che riguarda purtroppo il progetto di ammodernamento del Megalotto 3, il tratto di strada Statale 106 compreso tra Sibari e Roseto Capo Spulico.
Nell’articolo si fa riferimento all’occupazione della sede Anas di Trebisacce, avvenuta nei giorni scorsi, da parte dei sindaci dell’alto Jonio cosentino che lamentano sull’Opera problematiche evidenti a tutti e che racconta chi è il “RUP” del progetto: l’ingegnere Silvio Canananella che oltre ad essere addirittura “Responsabile Nuove Opere” per la Struttura Territoriale di Anas in Calabria è, appunto, anche Responsabile Unico del Procedimento per il Megalotto 3…
Niente male per un Dirigente di prima nomina che il quotidiano nazionale ci riferisce essere «un tecnico – si legge appunto nell’articolo – che, come si dice in questi casi, ‘ha delle conoscenze’ essendo stato compagno di scuola a Caltanissetta del sottosegretario Cancelleri».
Ancor più inquietante è quanto viene riportato nella parte finale dell’articolo del quotidiano nazionale: qui, infatti, viene specificato che la ministra del Partito Democratico Paola De Micheli ha erogato in anticipo alla Webuild “il 30% del valore delle costruzioni, cioè 288 milioni di euro” favorendo di fatto l’impresa visto e considerato che l’Anas, più sobriamente, aveva previsto nelle fasi propedeutiche alla firma del contratto, l’anticipo del 20 percento…
Eppure, nonostante questo lauto anticipo, ad oggi non è stato neanche progettato un Campo Base, le operazioni propedeutiche all’avvio dei lavori non sono state concluse e, malgrado la propaganda del sottosegretario Cancelleri unita a quella di qualche suo vicino parlamentare incapace ed incompetente, il re è nudo e sotto questo cielo non si vede niente di concreto…
Bisogna, altresì, ricordare che nella finta inaugurazione del 19 maggio 2020 non furono mai consegnati i lavori al contraente generale: poiché quel verbale fu solo firmato con riserva. Questo implica che ancora oggi non abbiamo tempi certi per la realizzazione dell’Opera e questo certamente può determinare un aumento dei costi per la realizzazione del Progetto.
La responsabilità è certamente ascrivibile alla sconsiderata gestione del Partito Democratico e del M5S. Quest’ultimo sul progetto non ha mai dimostrato una posizione favorevole e, ancora oggi, ha nell’alto Jonio diversi suoi rappresentanti che si dicono fortemente contrari alla sua realizzazione.
In questo contesto, in cui pesa l’omertoso silenzio della stampa regionale, c’è solo da sperare che al più presto possano intervenire, al fine di fare definitivamente chiarezza, l’Autorità Nazionale Anticorruzione e, ancora prima, Gratteri! Speriamo bene! Occorre intervenire subito per difendere l’interesse collettivo ed anche la trasparenza e la chiarezza che non può assolutamente mancare in merito ad un’Opera pubblica ritenuta di “interesse strategico” per il Paese.
di Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106,
già presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”