Verso la manifestazione unitaria “Vaccini e Salute diritto per tutti”. Fare di più per costruire la ripartenza.
Cosenza 18.03.2021 – Si è riunito oggi in videoconferenza il Comitato esecutivo della Cisl di Cosenza. I lavori, aperti della relazione del Segretario generale provinciale Giuseppe Lavia, hanno visto anche l’intervento del Segretario generale regionale Tonino Russo.
«Ci incontriamo nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, 103.000 nel Paese, 746 in Calabria – ha evidenziato Giuseppe Lavia –, alle quali rivolgiamo un commosso ricordo, a poco più di un anno dal primo lockdown, mentre nuove misure più restrittive stanno per essere adottate per far fronte ad una terza ondata che sta investendo con forza anche la nostra regione.
La nostra regione – ha proseguito Lavia – è, infatti, alle prese con i numeri preoccupanti della terza ondata e con reparti Covid saturi in queste ore. È impreparata per ritardi, disfunzioni, omissioni, tanto sul versante del piano attuativo anti Covid, che non c’è, tanto su una campagna di vaccinazione piena di ombre, che ci vede fanalino di coda nel Paese.
Cgil, Cisl e Uil della provincia di Cosenza hanno deciso di far sentire la loro voce con l’esposto-denuncia presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza e la Corte dei Conti-Sezione Calabria, per denunciare una serie di eventi circostanziati e per chiedere l’accertamento delle responsabilità rispetto al caos vaccini, alle dosi non somministrate, alle dosi somministrate a chi non aveva diritto. Per tutte queste ragioni Cgil, Cisl e Uil hanno scelto di scendere in piazza domani a Cosenza, con la manifestazione “Vaccini e Sanità diritto per tutti”, per rivendicare una campagna di vaccinazione trasparente ed efficace, per l’attuazione delle misure di contrasto al Covid, per la garanzia del diritto negato alla salute».
«In questo contesto pandemico – ha osservato più avanti il Segretario generale della Cisl di Cosenza Lavia, toccando i temi del rilancio –, occorre programmare la ripartenza per dare futuro al lavoro, per unire il Paese ripartendo dal Mezzogiorno. L’esplosione del ricorso agli ammortizzatori sociali in provincia di Cosenza è la spia di quella che si annuncia come una probabile catastrofe, se non si interverrà in maniera adeguata. Abbiamo ascoltato le entusiastiche dichiarazioni regionali sullo stato di avanzamento della spesa comunitaria. In realtà, i risultati sono frutto del fatto che, a causa dell’emergenza Covid, sono saltati i criteri e le regole di spesa dei fondi e sono stati riprogrammati 500 milioni per emergenza e spesa corrente. Ma purtroppo, in verità, gli ultimi dati ci dicono che persistono tanti, troppi ritardi. I dati sul Fondo Sviluppo e Coesione sono impietosi. Sulla programmazione 2014-2020 nella provincia di Cosenza solo il 3% dei progetti è stato concluso. Un progetto su dieci non è nemmeno partito. Tanti sono in grave ritardo. Occorrerebbe, invece, sbloccare investimenti e risorse ferme ed aprire i cantieri. Come si può pensare di ripartire se a distanza di mesi non si registrano avanzamenti sulla spesa e ci sono 64 progetti sull’ambiente tra bonifiche, depurazione e reti primarie, che non sono ancora avviati?».
Nel suo intervento, che ha concluso i lavori, il Segretario generale regionale, Tonino Russo, ha ripreso i temi emersi nella relazione di Lavia e nel dibattito che ha visto partecipi tutte le Federazioni di categoria. «Serve invertire la rotta – ha affermato, tra l’altro, Russo –. Troppa approssimazione e troppi ritardi. La Calabria merita altro. Per la gestione della sanità regionale servono competenze e trasparenza e soprattutto un piano straordinario di assunzioni. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza deve dare risposte ai bisogni infrastrutturali della Calabria. Entro il 30 aprile dovrà essere presentato il piano Next Generation EU. Ci aspettiamo una maggiore attenzione al Sud, alla Calabria: una vera Alta Velocità ferroviaria ed un nuovo tracciato dove necessario, la modernizzazione di tutta la linea ferroviaria jonica. Continuiamo a chiedere il completamento della S.S. 106 e della A2, il rilancio del sistema portuale calabrese, un grande progetto di infrastrutturazione digitale, il rinnovamento della P.A. Su questi temi stiamo lanciando diversi allarmi che devono essere ascoltati. È necessario perciò il confronto sia con la Giunta regionale sia con il Governo».