Le date più importanti da ricordare sono essenzialmente due: 1638 e 1994.
Ma un periodo altrettanto positivo per i casinò online sono gli anni ’60 e ’70, quando le grandi aziende del gaming internazionale iniziano a muovere i primi passi. È il caso di Betsson, ad esempio: proprietaria di Starcasinò, che nel 1963 diventa il primo operatore ad entrare nella rete Ongame per il poker.
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo passo dopo passo l’avvincente evoluzione dei casinò, dagli albori fino ad oggi. E scopriamo anche cosa si nasconde dietro a quelle due date simboliche. Iniziamo con una breve sintesi sulla storia del gioco d’azzardo.
Breve storia del gioco d’azzardo e dei casinò terrestri
Se oggi la Cina prova ad essere il centro simbolico del mondo, dal punto di vista economico e produttivo, lo è stato molto probabilmente anche per il gioco d’azzardo. Sembra che già 2.300 anni fa i cinesi, o quanto meno chi abitava la terra dei fiumi Giallo e Azzurro, amassero trascorrere il tempo libero con giochi di numeri tipo il keno o giochi di dadi. Proprio in Cina, infatti, sono state ritrovate delle piastrelle dedicate alle scommesse.
Il baricentro del mondo si è poi progressivamente spostato verso occidente e lo ha fatto anche il gioco d’azzardo: ritrovamenti archeologici dimostrano che i greci e gli egiziani amavano giocare a dadi, così come gli arabi, che praticavano l’azzahr, e i romani, che si divertivano a scommettere su qualunque cosa e adoravano la dea Fortuna. Dadi, corse di cavalli, duelli di gladiatori, battaglie: i legionari e parte del popolo puntavano soldi su scommesse di vario tipo.
Nella fase post-romana, medioevale e fino ad oltre il 1500, il gioco d’azzardo, vuoi anche per ragioni religiose nell’occidente cristiano, viene ostracizzato e praticato di nascosto in bische clandestine. Si arriva così alla data spartiacque che segna l’inizio di una nuova era per il gioco d’azzardo.
Venezia, i primi casinò d’Europa e la nascita dell’online
È il 1638 e a Venezia nasce ufficialmente il primo casinò della storia. L’Italia, motore di arte, cultura e scienze diventa avanguardia anche per l’azzardo. Nella Ca’ Vendramin viene fondata la casa da gioco più antica del mondo. Si chiama “casina” e indica una sala frequentata prevalentemente da una cerchia ristretta di partecipanti, per lo più mascherati e in incognito, dove giocare d’azzardo e abbandonarsi ai piaceri terreni del vino, del cibo, delle passioni carnali.
Il termine “casina” si trasforma in “casinò” e nel centro Europa iniziano a nascere altre strutture dedicate al gioco: Baden Baden e Wiesbaden in Germania, Montecarlo in Francia, fino ai celebri casinò di Las Vegas quando nel ‘900 gli emigrati francesi in Nevada esportano i giochi di carte e fondano le più importanti sale giochi del mondo, crocevia di vizi, soldi sporchi, mafia e gangster. Las Vegas diventa il punto di partenza del gioco online.
Dai casinò terrestri all’online
Dal 1910 al 1930, nell’era dei divieti e del proibizionismo americano, il Nevada dichiara fuori legge i casinò. Ma poi sarà tutto un fiorire di sale d’azzardo e case da gioco organizzate dove i protagonisti sono il poker e il blackjack, la roulette e le slot machine terrestri come le Liberty Bell di Charles Fey, a tre rulli e 1.000 combinazioni, e quelle alla frutta di Herbert Mills, con venti rulli e 8.000 combinazioni. Le slot sono il motore del passaggio dall’offline all’online.
Nel 1994, Microgaming sviluppa il primo software da casinò al mondo: “The Gaming club, e in seguito giochi epici come Masks of Fire, Book of Oz, Immortal Romance. Da allora il mondo dell’azzardo non è stato più come prima. Oggi si gioca h24 online, nessun casinò ha orari di chiusura. A differenza di quanto accade oggi in certe attività di divertimento causa Covid-19, come la chiusura delle discoteche, il mondo dei casinò online, come tutto il digital, non conosce più sosta.