Siamo in costante ricerca di una interlocuzione con la Ias Touring che però, a ben vedere, non si realizzerà. Siamo infatti costretti ad assistere ad una corrispondenza epistolare con l’Impresa, che anziché ricercare soluzioni tenta di arrampicarsi sugli specchi per sfuggire alle domande di questo Sindacato.
Tornando alle ragioni che ci hanno spinto a chiedere, a più riprese, convocazione all’Azienda, siamo a confermare che la stessa, in maniera del tutto inspiegabile, ha cessato di osservare l’accordo aziendale, costringendoci a recedere dallo stesso e a proclamare uno sciopero per il prossimo 26 di settembre.
Ora, non avendo ottenuto ancora alcun riscontro e non potendo oltremodo accettare il teatrino che la Ias Touring sta mantenendo in piedi contro il Sindacato, chiediamo alla stessa di procedere ad una convocazione, senza se e senza ma, per risolvere i problemi di cui non vuol sentir parlare.
Rispettiamo il ruolo di ognuno, ma non accettiamo lezioni di comportamento da un’Azienda come la Ias Touring che predica bene e razzola male, al punto da intraprendere iniziative anche sul contrasto al Covid-19 in assenza di interlocuzione con il Sindacato impedendo, di fatto, a quest’ultimo, di tutelare pienamente i propri iscritti, sia sotto il profilo lavorativo che retributivo, per le prestazioni aggiuntive pretese dai dipendenti.
È ora di smettere di fare orecchio da mercante, ignorando il grido di lamento del Sindacato – che valuterà anche azioni legali per comportamento antisindacale – e di invertire la rotta per riportare le parti al confronto, ad un tavolo che non può più essere posticipato, né subordinato a revoca alcuna dello sciopero, sacrosanto diritto dei lavoratori.
L’occasione ci impone di manifestare, come Sindacato, il nostro totale disappunto anche avuto riguardo al trattamento riservato ad un lavoratore che, sulla base di risibili valutazioni (superamento del limite di velocità di meno di 5 km/h), è stato messo alla porta dopo che lo stesso aveva ripreso servizio all’esito di una vertenza durata quasi un decennio. Le scartoffie e le distrazioni di chi dovrebbe tutelare i lavoratori – e invece non lo fa – non ci impediscono di esprimere solidarietà al collega e assicurare il pieno nostro supporto nell’impari lotta diretta a ripristinare la verità e a riportalo in servizio.
Cosenza, 28 agosto 2020
FAISA – CISAL CALABRIA
Francesco Antonio SIBIO Componente Esecutivo
FAISA – CISAL COSENZA
Francesco BRUNO
Segratario