Morrone: «Non bastano gli strumenti messi in campo dal Comune. Serve la collaborazione dei cittadini».
Randagismo, nei mesi di luglio e agosto sono state effettuate decine di interventi per il recupero di cani. Sono tutti stati curati e posti in custodia nel canile convenzionato. Certo, non basta a far fronte a quella che, soprattutto nei mesi estivi, diventa una vera e propria emergenza dal momento che aumentano gli abbandoni e la presenza di molte specie sul territorio facilita la proliferazione di nuove cucciolate.
È una situazione complessa la cui gestione non può che passare anche da una collaborazione più efficace da parte dei cittadini. Il Comune, dal canto suo, nelle prossime settimane avvierà un’azione di controllo capillare su tutto il territorio comunale per verificare anagrafe e microchippatura di tutti i cani in custodia domestica. Tolleranza zero per chi non rispetta le regole e per chi non dimostrerà di avere cura dei propri amici a quattro zampe.
È quanto fa sapere la consigliera delegata alle politiche contro il randagismo, Giuliana Morrone, annunciando che il Municipio, di recente, ha acquistato un lettore microchip e che è in fase di realizzazione un database in cui verranno registrate le nascite, le adozioni e i decessi dei cani detenuti dai privati.
«Stiamo lavorando su due fronti. Il primo – aggiunge Giuliana Morrone – è quello della lotta al randagismo, che per noi rimane una priorità ed una preoccupazione costante, anche perché ancora ad oggi risulta essere una sfida difficile da vincere. Il secondo, invece, è sulla sfida civica ed educativa per trasmettere ai cittadini il messaggio che avere un cane comporta anche delle responsabilità etiche, morali e giuridiche. Gli strumenti a nostra disposizione sono tre: il controllo, la tecnologia e la repressione. Che abbiamo già messo in campo e che intensificheremo nelle prossime settimane. Rimane, però, uno strumento più importante, per fare da contrasto ai fenomeni dell’abbandono e quindi anche del randagismo, ed è quello della collaborazione dei cittadini. Che al momento, purtroppo, risulta limitata. Abbiamo notato un incremento delle denunce – precisa ancora il Consigliere delegato – soprattutto attraverso i social, che però non si traduce in azione. Sono pochissime le segnalazioni ufficiali che arrivano agli uffici e al comando di polizia municipale. Un esempio su tutti, è quanto accaduto negli ultimi giorni a Crosia. Un lungo tam-tam sui social con le immagini di un povero cucciolo, probabilmente con le anche spezzate, che è arrivato per caso all’attenzione degli amministratori, dopo giorni dall’accaduto. Nessuna segnalazione, nessuna denuncia tempestiva. Appena abbiamo visto le condizioni in cui versava quel cane abbiamo attivato la macchina dei soccorsi e, purtroppo, ad oggi lo stiamo ancora cercando. È probabile che se il cittadino, che ha filmato l’accaduto e fatto girare il video su whatsapp e facebook, avesse contattato subito la Polizia locale probabilmente a quest’ora avremmo recuperato il cucciolo e lo avremmo portato al sicuro. Ecco perché serve più senso civico e maggiore collaborazione. Intanto – annuncia – nel prossimo autunno avvieremo delle nuove attività di comunicazione sociale per sensibilizzare i cittadini non solo al rispetto rigido delle regole ma anche per sostenere le campagne di adozione. Prendersi cura di cane – conclude Giuliana Morrone – è una responsabilità ma anche una gioia infinita. Bisogna esserne solo consapevoli. ©Ufficio stampa e comunicazione istituzionale