Pensavo, ispirandomi a un grande intellettuale (che ha usato la stessa frase per i lombardi), “che soltanto ai calabresi dovrebbe essere consentito scolpire odiografie per la propria terra”. Per cui, dopo l’infelice post apparso sul sito di easyJet, secondo cui a tenere i turisti lontani dalla Calabria sarebbero mafia e terremoti, più che l’indignazione di facciata dei politici calabresi e di qualche cane sciolto, tutti schierati contro la compagnia aerea britannica, che avrebbe compromesso il buon nome e l’immagine (?) di una regione onesta, 

piena di tesori naturalistici e culturali in cui vivono persone eccezionali che danno il massimo di sé quando vanno all’estero (guarda caso), mi sarei aspettato che una parte di pensatori liberi e politicamente scorretti, approfittando della grande incazzatura scatenata dalla stoltezza degli inglesi, scolpisse un’odiografia per la Calabria, capace di stimolare una riflessione interessante sulla condizione miserabile della nostra regione, che, non nascondiamolo, esiste eccome.  LEGGI ARTICOLO COMPLETO