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Un anno complicato, fotografato in una partita. 

 

Un Cosenza che vola ad Ascoli, in tutti i sensi: perché il doppio vantaggio in appena venti minuti è di quelli che fa sognare, che fa respirare e può subito portare la mente e la squadra via da quella zona rossa, una bassa classifica impensabile ad inizio campionato. Non immaginabile perché dopo 15 anni la Serie B era tornata ad essere casa naturale di una piazza calda come quella calabrese, che non ha di certo recitato il ruolo di comparsa la scorsa stagione in B, anzi ha concluso l’eccellente campionato in qualità di neopromossa a soli quattro punti dalla zona playoff, da quell’ottavo posto occupato dal Perugia.

 

Oggi, la squadra di Braglia è purtroppo confinata lì in fondo, nei meandri di una classifica che la vede costretta a lottare per non retrocedere. Sotto di lei solamente due squadre: Livorno, Trapani e una media punti tramite cui difficilmente sarà semplice anche solo arrivare a giocarsi la salvezza nel corso dei playout. Come evidenzia il quadro delle quote scommesse proposto dall’app Bwin, il Cosenza `una delle principali candidate a retrocedere, con la stessa quote di Juve Stabia e Virtus Entella, e leggermente avanti nei pronostici rispetto a Livorno e Trapani.

 

 

Oggi, quella zona, è distante appena due lunghezze, che potevano essere ben colmate se non fosse arrivata ad Ascoli la più clamorosa delle rimonte subite: in vantaggio di due reti dopo appena venti minuti, ad una manciata di tempo dal termine i bianconeri chiudevano e completavano la clamorosa rimonta, portandosi a casa il match col risultato finale di 3-2 in proprio favore, entrando così in piena zona playoff.

 

Per il Cosenza una sconfitta che arriva a ciel sereno, dopo un cambio dirigenziale e quattro punti raccolti nelle precedenti due partite: un buono stato di forma che veniva confermato dall’approccio all’ultimo match dei calabresi, salvo poi perdersi nel corso della partita contro la selezione marchigiana.

 

Tre gol inaspettati anche per quella che era la miglior dote del Cosenza, l’equilibrio, la compattezza ed un reparto offensivo premiato anche dai numeri. Perché anche con ben tre gol subiti oggi la squadra di Braglia può vantare una delle migliori difese in assoluto di tutto il campionato, con appena 15 gol subiti in 13 partite. Dove però i calabresi latitano e non poco, è nel reparto offensivo: da questo punto di vista vi debbono essere margini di crescita ed un salto di qualità importante che, a questo punto della stagione, potrebbe arrivare anche dal mercato ormai imminente. Solo 14 gol segnati, poco più di un gol a partita: troppo poco per le ambizioni di una squadra che fatica soprattutto in casa a trovare la via della rete, in uno degli stadi più caldi e capienti, non solo della Serie B ma dell’intero panorama nazionale.

 

Prossimo delicato appuntamento contro La Spezia, per quello che sarà un vero e proprio scontro diretto in ottica salvezza.