CASTROVILLARI – La realtà sarà anche soggettiva, ma quando non collima con i dati di fatto, diventa invenzione, manipolazione, bugia. L’imbarazzante incontro tenutosi in maniera semiclandestina presso l’Ospedale di Castrovillari, con il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Calabria è un evidente esempio di come la realtà dei fatti possa essere completamente -e volutamente, temiamo- travisata. Sarà perciò il caso di riferire dati di fatto non contestabili o interpretabili di quanto successo, visto che le Liste Civiche di Solidarietà e Partecipazione sono state casualmente e fortunosamente presenti seppur tenute accuratamente all’oscuro dell’incontro.
Purtroppo, si è trattato dell’ennesimo, disastroso flop fatto registrare dal Sindaco Lo Polito, rispetto alle presenze attese. 28 i Sindaci invitati (quelli del Pollino e della Valle dell’Esaro), 3 (si proprio tre!) i presenti (e 2 erano della zona dell’Esaro, S.Marco e Fagnano. Solo Saracena del nostro ambito territoriale).
Un totale di circa una quindicina di persone (!) ad assistere al garbato e dettagliato resoconto del dott. Belcastro –Direttore del Dipartimento regionale alla Salute- sulle risultanze, assai poco confortanti, del Tavolo di Concertazione romano (il cosiddetto Tavolo Adduce).
Quale la situazione attuale e prospettica per l’Ospedale di Castrovillari? E’ presto detto: ALLARMANTE! Con il Sindico Lo Polito che continua a dichiararsi abbastanza ottimista – come sempre!-, mentre l’Ospedale perde pezzi e non sa come andare avanti.
Nella manifestazione di Catanzaro (altro flop!), come a Castrovillari, principale motivo del contendere erano gli interventi urgentissimi da adottare per il mese di agosto, per scongiurare il peggioramento della drammatica situazione in corso all’Ospedale di Castrovillari, bene illustrata –assieme ad alcuni, possibili interventi di mitigazione- dal dott. Cirone, Responsabile della Direzione Medica dell’Ospedale del Pollino.
Sintetizzando per punti i risultati dell’incontro: si conferma il blocco dell’attività chirurgica (garantite solo le urgenze), con la chiusura dell’unica sala operatoria attiva (delle cosiddette nuove, ormai non si parla neanche più), con il rischio, anzi, che non si riesca neanche a riaprirla a settembre, vista la carenza di Anestesisti. Nessun intervento di sostegno al Laboratorio Analisi, in particolare no all’accorpamento dei pochi Operatori rimasti nelle altre strutture per consentire di svolgere regolarmente l’attività a beneficio di TUTTA la popolazione di Esaro e Pollino. La sola speranza, subordinata ad altri accadimenti, che l’Ortopedico “rapito” da Paola e successivamente dimessosi, possa decidere di ritornare sui suoi passi. La Pediatria in ginocchio, affidata a turni massacranti (Primario compreso!) e alla “buona volontà” – pagata più di quanto costerebbero nuove assunzioni- dei Pediatri dell’Ospedale di Cosenza (finchè la cosa reggerà). Punto nascita a rischio e, conseguentemente, Ostetricia a rischio. “Grida di dolore” lanciate dai Medici di Oncologia e Radiologia, e ad essi limitate unicamente perché non c’erano esponenti di Medicina, Pronto Soccorso, Chirurgia, ecc. ecc. ecc. Blocco delle assunzioni deliberate dal Commissario nel 2018 (quelle più numerose), in quanto non ratificate da Roma (intanto chi è stato bravo e rapido ad assumere, e l’ASP di Cosenza non è tra questi, si tiene gli assunti). Possibilità di recuperare gli Operatori deliberati solo per il 2016 e 2017. Attività di monitoraggio della situazione sanitaria regionale (ancora…!) prima di procedere ad una riorganizzazione complessiva degli Ospedali. “Incurabili” e gravissime carenze di OSS, Ausiliari, Personale Amministrativo.
Non sappiamo se questo quadro possa indurre a “moderato ottimismo” qualcuno che non sia il sindaco Lo Polito. Noi ne siamo spaventati e avviliti. Ma si sa, noi siamo degli allarmisti. Che però hanno sempre ragionato, e continueranno a farlo, su fatti concreti e dichiarazioni reali, oltre che a lottare senza sosta per l’inalienabile diritto alla Salute e per la Legalità.
Castrovillari 4 agosto 2019
Le Liste Civiche di “Solidarietà e Partecipazione”