Torna attuale e serio l’incubo della riapertura della discarica di Campolescio accompagnato dal fondato timore che l’ex cementificio possa diventare il sito prescelto per l’allocazione dell’ecodistretto per la raccolta dei rifiuti di tutta la provincia di Cosenza. Ancora una volta tutto viene deciso senza il coinvolgimento democratico della popolazione e di tutte le forze politiche che siedono in Consiglio Comunale.
E’ notizia di queste ore che l’assemblea della Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di Cosenza, nella seduta del 24 luglio, abbia indicato come sito per ospitare l’ecodistretto quello proposto dal comune di Castrovillari e dal comune di Acri. Non solo, l’assemblea, di concerto con il comune di Castrovillari, lavora anche per riaprire la discarica di Campolescio. Tutti sordi e ciechi sui rischi che tali scellerate scelte avranno sul territorio e sull’economia e prima ancora sulla mancanza dei requisiti previsti dal piano dei rifiuti.
Registriamo ancora una volta che ci sono Sindaci e Amministrazioni che tutelano la popolazione e il proprio territorio, opponendosi alle scelte, anche imposte dall’alto, mirando a tutelare le vocazioni del territorio, quali l’agricoltura e il turismo non accettando che nei loro territorio confluiscano tutti i rifiuti della provincia con rischi di perdita di posti di lavoro, commerciabilità dei prodotti agricoli, di inquinamento e per la salute della popolazione. Pronti ad attuare manifestazioni pubbliche con il coinvolgimento della cittadinanza anche dei comuni limitrofi pur di difendere il proprio territorio.
E poi ci sono i sindaci e amministrazioni, come quelli di Castrovillari che, pur non avendo un sito con i requisiti richiesti per allocare l’ecodistretto, si candidano come Città fallita e della spazzatura!
Da forza politica responsabile, non possiamo accettare passivamente la mancanza di confronto democratico e che questa maggioranza continui a perseverare nell’intento di distruggere del tutto ogni speranza di crescita e sviluppo del nostro territorio.
Per questo motivo e vedendo ulteriormente svilito il ruolo dei consiglieri di minoranza, che pure rappresentano una parte consistente della popolazione, tenendoli dolosamente e scientemente allo scuro delle losche manovre in atto, abbiamo deciso di abbandonare per protesta i lavori del Consiglio Comunale.
Consiglieri Comunali delle Liste Civiche di “Solidarietà e Partecipazione”