TREBISACCE – Sanità: i sindaci dei paesi montani dell’Alto Jonio, penalizzati dalle distanze e dal sistematico depauperamento dei servizi sanitari, pronti ad incontrare i vertici della sanità calabrese per chiedere una migliore riorganizzazione del personale al fine di migliorare le prestazioni sanitarie anche in vista dell’aumento della popolazione che si registrerà nell’imminente mese di agosto.
L’iniziativa, che fa seguito alle problematiche connesse soprattutto alle criticità collegate alla insufficiente dotazione di medici del 118 e alla imminente scadenza della Convenzione del servizio di Anestesia che scade proprio oggi sabato 20 luglio è stata assunta dal sindaco di Alessandria del Carretto Domenico Vuodo. Da neo-sindaco del paese più interno del Comprensorio il Geom. Domenico Vuodo ha scritto ai sindaci dei paesi montanti dell’Alto Jonio (Albidona, Canna, Castroregio, Oriolo, Nocara, Plataci e San Lorenzo Bellizzi) invitandoli a dare la propria disponibilità ad un incontro da tenersi a Catanzaro con il Commissario Regionale per il Rientro dal Disavanzo Sanitario Gen. Saverio Cotticelli, in compagnia del Dirigente Medico Referente della Direzione Sanitaria dottor Antonio Adduci. Appena il sindaco Vuodo avrà ottenuto la disponibilità dei colleghi-sindaci sarà organizzato questo incontro ritenuto essenziale per affrontare con il massimo responsabile della sanità regionale tutte le criticità che riguardano il “Chidichimo” a partire dalla mancata riapertura del “Chidichimo” già sentenziata da qualche anno dal Consiglio di Stato e passando per la Convenzione con gli Anestesisti già scaduta (il dottor Adduci ha già scritto al Direttore Generale f.F. dr. Srgio Diego) e per la ormai cronica carenza di personale medico del 118 per cui, sebbene nel Piano Estivo redatto dal Direttore Borselli per fronteggiare l’emergenza-urgenza sia stata proprio ieri attivata una postazione BLS non medicalizzata del 118 a Roseto Capo Spulico, per diversi giorni la postazione del 118 di Trebisacce, che sulla carta figura come medicalizzata, risulta in realtà sprovvista di medici, con conseguenti pericoli per la salute delle popolazioni dell’Alto Jonio che si sentono sempre più abbandonate e insicure.
Pino La Rocca