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DPI e sicurezza sul lavoro come funziona

Posted on Luglio 4, 2019 By Redazione

La normativa pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.59/2019 del decreto legislativo n. 17/2019 permetterà, agli imprenditori italiani come voi, di avere il massimo livello di sicurezza per quanto riguarda la conformità dei sistemi di sicurezza sul lavoro secondo Dgls 81/08. Vediamo ora cosa cambia con questo nuovo decreto.

Cosa cambia col nuovo decreto sui dispositivi per la sicurezza personale sul lavoro

Nella Comunità Europea, a partire dallo scorso anno del 2018, sono state apportate delle modifiche in merito alla qualità e fabbricazione dei sistemi DPI che devono necessariamente essere sfruttati da parte di coloro che operano in un determinato settore.

Caschi, fasce per il lavoro sui tetti e altri strumenti dovranno seguire, anche in Italia, tutte le diverse normative esplicate grazie al decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.59/2019 del decreto legislativo n. 17/2019 che permetterà di prevenire svariate situazioni che, in passato, hanno creato non poche problematiche a dipendenti e imprese.

Ogni ditta che produrrà questi strumenti deve quindi apportare, sul prodotto finale, il marchio dell’approvazione della Comunità Europea e il codice seria che andrà a contraddistinguere quello strumento.

Solamente quelli che rispettano questo tipo di caratteristiche potranno essere ritenuti come idonei e utilizzati da parte dei dipendenti di un’azienda.

Tale regola deve essere applicata sia che il prodotto venga venduto online o presso una rivendita, sia che si tratti di un prodotto interamente realizzato da un’impresa oppure assemblato sfruttando diverse parti provenienti da diversi produttori.

Sicurezza sul lavoro quali sono le sanzioni in caso di mancato rispetto delle normative

A essere puniti, in caso di mancato rispetto di tutte le normative che andranno a contraddistinguere i DPI sono tre figure diverse tra di loro, ovvero il fabbricante, il l’importatore e il distributore.
Le sanzioni saranno differenti a seconda della categoria di figure che non rispettano le normative e in base al tipo di DPI: partendo da importatore e fabbricante, qualora si parli di un DPI di prima classe, le sanzioni variano dagli otto mila fino a 48 mila euro.

Diversa invece la multa qualora si parli di un DPI difettoso che invece rientra nella seconda categoria: in questo caso la multa sarà compresa tra i 10 mila fino ai 16 mila euro in base alle normative che non vengono rispettate.

Per i DPI di terza fascia, invece, le multe non saranno attribuite alle due figure, ma vi è il rischio di un arresto per una durata variabile compresa tra i sei mesi e i tre anni.

Pertanto queste due prime figure dovranno prestare la massima attenzione durante la fase di realizzazione dei DPI.

Per il distributore, ovvero colui che si occupa di effettuare la vendita dei diversi prodotti DPI difettosi, le sanzioni saranno meno salate ma comunque sempre presenti.

Nel caso in cui il DPI rientri nella prima categoria, la multa varia dai mille fino ai 6 mila euro, mentre per la seconda categoria si parla di sanzioni che variano dai 2 mila fino ai 12 mila euro.

Infine, nel caso di sanzione relativa ai DPI di terza categoria, in questo caso gli importi aumentano e raggiungono un tetto compreso tra i 10 mila fino ai 60 mila euro, ma non vi è la preoccupazione del periodo di reclusione.

Pertanto occorre sottolineare come i DPI dovranno essere prodotti con estrema cura, affinché sia possibile prevenire tutte le conseguenze negative che riguardano gli stessi.

Chi è escluso dall’utilizzo dei DPI

Conviene parlare prima di tutte le aziende che sono escluse dall’utilizzo dei DPI, affinché voi possiate stabilire se la vostra rientra nella categoria di quelle che devono sfruttare tali strumenti oppure no.
La legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.59/2019 del decreto legislativo n. 17/2019 mette in risalto come i DPI che sono esclusi dalla nuova normativa siano quelli delle forze dell’ordine, quelli per autodifesa personale, quelli che devono essere utilizzati sui veicoli marittimi e aerei nonché quelli per la protezione della testa, del viso o degli occhi degli utilizzatori, oggetto del Regolamento n. 22 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

Pertanto tutte le altre tipologie dovranno necessariamente essere rispettare tutte le diverse normative in vigore, affinché sia possibile evitare sia le sanzioni, qualora voi rientriate in una delle tre categorie che possono andare incontro a una serie di multe e all’eventuale arresto, sia qualora voi vogliate avere la sicurezza che, all’interno della vostra impresa, il fattore sicurezza possa essere una costante che contraddistingue, in maniera chiara e netta, l’intero ambiente di lavoro senza alcuna esclusione.

Di conseguenza tale normativa nasce proprio per tutelare specialmente voi che dovete sfruttare i DPI nell’ambito lavorativo.

 
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