Nel mese di gennaio 2019, nuove regole sono state varate dal governo italiano in merito alla sicurezza nell’allestimento dei cantieri stradali. In particolare, le novità riguardano l’innalzamento della tutela dei lavoratori attraverso il rispetto assoluto dei minimi standard di sicurezza.
Il decreto interministeriale del 22 gennaio 2019
Il Decreto interministeriale del 22 gennaio 2019 (qui il documento), va ad individuare i processi di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale volta alle attività di lavoro che vengono effettuate in presenza del traffico veicolare.
Il provvedimento è composto da 6 articoli e 2 allegati tecnici. Nel primo allegato vengono individuati i criteri per la posa, il mantenimento e la rimozione della segnaletica di delimitazione e di segnalazione delle attività lavorative svolte in presenza di traffico veicolare, descrivendone i procedimenti.
Il secondo allegato descrive invece i soggetti formatori, i contenuti, la durata e i requisiti minimi di validità della formazione per gli addetti ai lavori, oltre alle modalità di svolgimento dei corsi di formazione e di addestramento.
Cosa si intende per cantiere stradale
Indipendentemente dalla tipologia specifica, un cantiere stradale rappresenta una specie di deposito, di rimessa ubicata lungo la strada per stoccare i materiali e le attrezzature necessari per le attività di lavoro come la manutenzione della segnaletica o del manto stradale e altri interventi simili.
Cantieri stradali: i fattori di rischio
Ecco perché il processo di allestimento di un cantiere stradale è una cosa molto importante che va assolutamente disciplinato in termini normativi.
Sono tanti i fattori di rischio e le criticità che vengono identificati sia sulle attrezzature di lavoro sia sull’organizzazione dell’area di lavoro.
Ma una criticità è stata identificata anche nei comportamenti, a volte inappropriati, dei lavoratori.
Da un’analisi statistica sono emerse le percentuali di rischio in base alle diverse arre interessate. Secondo l’indagine delle dinamiche infortunistiche, è emerso quanto segue:
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area di pertinenza dell’azienda 41%
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cantiere stradale 24%
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area ferroviaria 14%
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cantiere edile 11%
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altro luogo 10%
Cantiere stradale
All’interno di un cantiere stradale, uno dei rischi principali è l’investimento dei lavoratori. Il traffico veicolare esterno costituisce quindi uno dei principali fattori di rischio, basti pensare che, in un terzo dei casi, anche se un cantiere è adeguatamente allestito e segnalato, l’incidente mortale è provocato dall’invasione dell’area di lavoro delimitata da parte di veicoli che circolano in prossimità del cantiere, spesso a causa dell’alta velocità alla guida.
Oltre all’alta velocità, in altri casi, è anche la mancata segnaletica di sicurezza a creare una criticità nei pressi di un cantiere. Le altre cause di infortunio presso i cantieri stradali sono la scarsa comunicazione tra i lavoratori, specialmente durante la movimentazione dei mezzi, nonché la carenza di alcuni dispositivi di sicurezza sui macchinari di lavoro come i segnalatori acustici.
Cantieri stradali: la segnaletica impiegata
Parlando di cantieri stradali temporanei, che vengono quindi allestiti per un periodo di tempo necessario al completamento dei lavori, la segnaletica utilizzata è la seguente:
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segnaletica indicativa della presenza del cantiere
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segnaletica di pericolo (qui degli esempi)
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segnaletica di delimitazione del cantiere: transenne e barriere delimitazione (qui un esempio)
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segnalatori luminosi e acustici
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segnaletica orizzontale per separare i sensi di marcia
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segnaletica dei corridoi e/o dei marciapiedi
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segnalamento dei mezzi operativi presso l’area di lavoro (anche di quelli esposti al traffico)
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segnaletica per la limitazione della velocità
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Sicurezza nei cantieri stradali: riferimenti normativi
Di seguito forniamo i riferimenti normativi per l’allestimento dei cantieri stradali
1) Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n.285/1992 e s.m.i.);
2) Regolamento di esecuzione ed attuazione (D.P.R. n.495/1992 e s.m.i.);
3) Direttiva del 24 ottobre 2000 n.6688 “sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione”;
3) D.M. del 10 luglio 2002, “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”;
4) D.M. del 12 dicembre 2011 n.420, “Misure di sicurezza temporanea da applicare a tratti interessati da lavori stradali” (art. 6 del D.Lgs. n.35/2011);
5) Direttiva protocollo n.4867 del 5 Agosto 2013, “Istruzioni e linee guida per la fornitura e posa in opera di segnaletica stradale”;
6) Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013, “Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”;
7) Decreto Interministeriale del 22 gennaio 2019, attuativo dell’articolo 161, comma 2-bis, del decreto legislativo n. 81 del 2008. Il presente decreto “individua le procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”. In particolare, sono state aggiornate le previsioni del Decreto interministeriale del 4 marzo 2013, che viene contestualmente abrogato (si veda qui il testo del decreto).