Alla base delle ulteriori discussioni, del dopo Veglia di Preghiera in Basilica-Cattedrale, riguardanti sempre i riti della Settimana Santa a Cassano Jonio, si percepisce, in maniera netta, la rottura fra l’antropologia e l’etica, contrassegnata da quel relativismo morale secondo il quale si valorizza l’atto umano, non in riferimento a principi permanenti e oggettivi, propri della natura creata da Dio
ma conformemente a una riflessione meramente soggettiva frutto di una logica perversa che nasce da un religiosità che si riduce ad essere più narcotico che respiro, più vincolo che libertà, più paura che fede pasquale. LEGGI ARTICOLO COMPLETO