I pazienti nefropatici o trampiantai sottoposti a dialisi, non ricevono il dovuto rimborso per le spese di trasporto. Esattamente 4 mesi del 2018 e tre per il 2019. A denunciare il disagio è il portavoce del Comitato Spontaneo di cittadini in difesa per il diritto per la salute, Francesco Garofalo, in una comunicazione diretta al Commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Tutte somme anticipate per poter affrontare le spese di viaggio nei vari ospedali: Lungro, Trebisacce, Corigliano, Rossano, Castrovillari e Rossano.
La causa principale sempre la stessa, disagio dovuto alle lungaggini burocratiche che fanno dilatare i tempi, atteso che i rimborsi dovrebbero essere versati ogni mese per evitare disagi ai pazienti. Un gioco di rimbalzo tra la Regione e l’Azienda Sanitaria.
I dializzati di Cassano All’Ionio, al danno devono aggiungere anche la beffa, costretti loro malgrado a recarsi quotidianamente in altre strutture per sottoporsi a trattamento dialitico con conseguente aggravio di costi per l’azienda sanitaria, oltre che un disagio sociale organizzativo ed economico per le famiglie.
Trattasi di nefropatici e trapiantati di rene obbligati a recarsi in altre strutture idonee e dunque a dover sistematicamente affrontare viaggi dispendiosi, spesso unitamente ai loro congiunti, con un’incidenza negativa anche sulle finanze regionali e su una gestione oculata della spesa sanitaria che imporrebbe politiche per la riduzione della migrazione degli assistiti, atteso che nel proprio Comune di residenza non possono usufruire di un reparto di dialisi.
Auspico e confidando nel buon senso del Commissario dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, – ha concluso Garofalo -, che in tempi brevi si proceda al pagamento delle provvidenze spettanti per legge ai pazienti già fortemente penalizzati per le loro deficitarie condizioni di salute.
COMITATO SPONTANEO DI CITTADINI
IN DIFESA PER IL DIRITTO PER LA SALUTE
DI CASSANO ALL’IONIO
Cassano All’Ionio, 14-03-2019 Francesco Garofalo