Il detto “Parigi val bene una messa” ci appare validissimo anche oggi. La sua nuova forma è “Accettiamo il Megalotto 3 pur di diventare un candidato a sindaco credibile”. Ed in questo, sembra chiaro, si accettano le direttive della CGIL, vero azionista di maggioranza del movimento in appoggio di Flavio Stasi. Anni di lotta contro le colate di cemento ed a favore della causa ambientalista messe ora in un angolo perché, oggi, se vuoi fare l’amministratore di questo territorio, devi essere a favore della SS106.
Ma non pensate che non ce lo si aspettasse…Avevamo notato come, nei giorni in cui gli altri ambientalisti da operetta (NO TAV..SI TAV…boh TAV ovvero i 5Stelle) cercavano in tutti i modi di bloccare la cantierizzazione del terzo Megalotto, il caro Stasi stava in attento silenzio. Un po’ come fece durante tutto il percorso della fusione: quel silenzio attendista tipico del macchiavellismo più raffinato.
Impossibile trovare una sua dichiarazione forte pro o contro. Idem per la SS106.
E chi credeva che quel pasticciaccio brutto che è il terzo Megalotto meritasse più attenzione, e tanto sperava nella Rete “Franco Nisticò”, oggi prende un altro, l’ennesimo schiaffone. Eravamo propensi ad aspettarcelo dalla CGIL, sempre più preoccupata delle volontà delle imprese che dalla questione ambientale. Non pensavamo di doverlo leggere da chi ha, addirittura, l’appoggio dei Verdi.
Ed allora a quando la retromarcia sull’Enel? A quando la retromarcia su Bucita? Già l’accordo con Caracciolo ci aveva preoccupato.
E, nelle ore in cui l’ambientalismo italiano viene ancora una volta sbeffeggiato da chi, utilizzandolo senza scrupoli, lo sacrifica poi sull’altare della governabilità (ILVA, TAP, TAV, forse trivellazioni), ci sembra deludente decidere di piegarsi alle mere esigenze del capitalismo industriale.
Certo pensavamo che, chi saliva sui palchi a nome della “Rete a difesa del territorio- Franco Nisticò” potesse avere un atteggiamento diverso e meno qualunquista. Ma comprendiamo come ognuno abbia un prezzo.
Quindi Flavio goditi la tua Parigi, o meglio il tuo viaggio verso Parigi che poi occuparla è ben altra cosa, ma l’incoerenza mostrata oggi non è cosa che potremo far finta di non aver letto.
Comunisti Sinistra Popolare