ORIOLO – Simona Colotta, Segretaria del Circolo Cittadino del PD di Oriolo e componente della Segreteria Provinciale del partito con Delega alle Pari Opportunità, insorge contro la Lega Giovani “Salvini Premier” di Crotone che ha stampato e intende distribuire nei gazebo che saranno allestiti in occasione della Festa della Donna dell’8 marzo un volantino ritenuto sessista e fortemente denigratorio della missione della donna nella società odierna.
Del resto contro il contenuto dello stesso manifesto si sono già pronunciate in modo fortemente critico le ministre Grillo, Lezzi e Trenta del Movimento 5Stelle alleato di Salvini, mentre l’on. Spadoni, sempre pentastellato, ritiene sia stato scritto da fondamentalisti islamici. «Quella proclamata dalla Lega Giovani di Crotone – ha ascritto Simona Colotta – rappresenta una concezione arretrata e sessista che relega la donna solo alla cura della famiglia, alla mera procreazione e ad un ruolo marginale nella società civile. Insomma un manifesto che declina presunti “valori” e che, oltre a prendere le distanze da gay e immigrati, relega la donna alla sola funzione domestica e ad un ruolo subalterno e servile rispetto all’uomo. Stiamo scivolando – ha commentato la stessa Segretaria del PD – verso una fase pericolosamente oscurantista, che ci chiama ad un impegno di civilizzazione e di emancipazione che mai avremmo pensato di dover riaffrontare». Infatti, sempre secondo la Colotta, sono ben altre le sfide che la politica dovrebbe affrontare adesso per riconoscere alla donna ancora più opportunità di quante ne ha riconosciuto finora, anche attraverso strumenti legislativi che diano alle donne maggiori opportunità e creino condizioni di pari opportunità in tutti i settori, sia lavorativi che sociali e politici. «Il Partito Democratico Cosentino, – ha concluso Simona Colotta interpretando il pensiero di tutte le donne – esprime indignazione per quanto riportato nel suddetto volantino e chiede ai livelli nazionali e regionali della Lega una netta presa di distanze da questo manifesto oscurantista e sessista».
Pino La Rocca