Elezioni Amministrative: nonostante che alla consultazione elettorale del 26 maggio manchino solo tre mesi e nonostante gli appelli all’unità lanciati da destra a manca, al momento non è dato ancora sapere, né sul versante dell’attuale Maggioranza nè nel campo avverso, quali saranno i protagonisti della contesa politica locale.
Questo perché, sia da una parte che dall’altra, vige una grande confusione per cui al momento, complice anche la perdurante crisi dei partiti politici, non ci sono certezze né sui candidati a sindaco, né sulle possibili alleanze che possano sfociare in una lista unita e condivisa. Lo stesso sindaco il carica, il Cardiologo Antonio Carlomagno, che per effetto della modifica alla legge elettorale introdotta dalla Legge Delrio può candidarsi anche per la terza consiliatura, seppure incoraggiato dai suoi tanti amici e sostenitori, non ha ancora sciolto la riserva e non ha annunciato la sua disponibilità a rimettersi in gioco dovendo, tra l’altro, fare chiarezza e rimettere ordine all’interno della sua coalizione politica che negli ultimi tempi, soprattutto per mano del Partito Democratico, ha perduto la sua coesione interna al punto da contribuire a mettere in minoranza il primo cittadino sulla spinosa questione del destino del Parco Termale. Questo, insieme al lutto che lo ha colpito di recente, alla fatica immane di fare il sindaco in una realtà difficile come quella di tutti i piccoli comuni ed ai gravosi impegni professionali, non hanno finora consentito al sindaco in carica di decidere la sua ricandidatura che comunque, da quanto è dato sapere, dovrebbe essere annunciata nei prossimi giorni. L’indecisione del sindaco in carica ovviamente spariglia le carte anche nel campo avverso dove vige altrettanta incertezza e frammentazione. A dirla in breve: gli aspiranti a prendere il posto del dottor Carlomagno sarebbero diversi, ma oltre al sentire comune di voler sbarrare la strada all’attuale primo cittadino, ci sarebbe molto poco in comune, soprattutto sotto l’aspetto politico, per costruire una compagine amministrativa in grado non solo di battere l’avversario ma anche di amministrare un paese che, da quanto è dato sapere, ha i conti in rosso ed è afflitto da tutte le problematiche che attanagliano i piccoli comuni. In assenza, almeno per il momento, di candidature più o meno annunciate, in paese circolano, o vengono fatti circolare anche per sondare la piazza, alcuni nomi che comunque prima o poi dovranno venire a galla. Si parla, per esempio, del dottor Domenico Mauro che è già stato sindaco per più di una consiliatura. Si parla poi di una candidatura emergente che è quella dell’avv. Luca Franzese figura molto nota in Calabria in particolare per il suo impegno nel campo del Volontariato che lo vede ai vertici del Soccorso Alpino e Speleologico della Calabria e si parla del dottor Antonio Valentino che nel corso dell’ultima consiliatura è stato il più tenace avversario del sindaco Carlomagno. Tre nomi, a cui si potrebbe aggiungere un candidato del Partito Democratico che ha preso le distanze dal sindaco attuale, ma non certamente tre o quattro Liste, che finirebbero per avvantaggiare la Maggioranza in carica. Ma non è facile, come si diceva prima, fare sintesi e trovare la quadra superando personalismi, steccati politici, ideologici e vecchie incrostazioni che in passato hanno diviso più che unito le forze politiche locali.
Pino La Rocca