Organizzata dalla S.I.P.S. (Società Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti”) sezione provinciale di Cosenza, in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Rendese e il supporto tecnico/logistico della Azienda Faunistica Venatoria “Sant’Angelo e Monzone”, si è tenuta sabato e domenica scorsa, nel territorio di Morano, la Verifica Zootecnica per cani da seguita su cinghiale con rilascio di C.A.C. in categoria singolo e coppie.
La gara, valida per il campionato nazionale, si è sviluppata, come detto, in due giornate, ognuna dalle ore 7.30 alle 15.00, nelle quali batterie di concorrenti provenienti dal centrosud del Paese, composte da singole e da coppie, si sono misurate in un’entusiasmante quanto concreta prova di abilità.
La bellezza dei luoghi, incontaminati e ricchi di elementi naturalistici adatti a questo tipo di raduni, hanno convinto i promotori a proporre la zona quale posto ideale per un futuro svolgimento della Coppa Europa.
La premiazione si è tenuta nella splendida cornice dell’agriturismo Colloreto, a due passi dai resti dell’omonimo antico monastero agostiniano fondato nel 1543 da fra Bernardo Milizia da Rogliano.
Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento hanno espresso sia i dirigenti della S.I.P.S. cosentina sia i loro omologhi della locale Azienda Faunistica Venatoria “Sant’Angelo Monzone”. «Abbiamo fornito il nostro contributo – afferma Bernardino Stabile – affinché non solo i concorrenti ma anche il pubblico intervenuto potesse avere l’opportunità di ammirare lo spettacolare affresco dei nostri monti e in generale del nostro paesaggio arcaico, che conserva i tratti incomparabili di una vegetazione inviolata e straordinariamente bella».
Non meno compiaciuto il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo. Il primo cittadino dopo aver assistito alla sfida e ammirato le tecniche di cerca utilizzate dalle unità cinofile, partecipando alla premiazione ha incoraggiato i gruppi presenti e i cacciatori moranesi a ripetere l’esperienza anche nei prossimi anni. «L’amore per la natura, la passione per i nostri boschi, per i prati, è noto come si traduca da parte dei praticanti in un atteggiamento di rispetto degli spazi aperti e degli elementi che lo caratterizzano. Rispetto che vuol dire in ogni circostanza difesa e controllo delle aree assegnate. Poi, fattore per nulla secondario – aggiunge De Bartolo – l’attività e la prova sportiva, se ben congegnate come quelle attuali, possono innescare processi virtuosi di valorizzazione e promozione del territorio, con evidenti ricadute sull’immagine del borgo e l’indotto turistico. La nostra riconoscenza, pertanto, alla sezione S.I.P.S. di Cosenza e al Gruppo Cinofilo di Rende per aver scelto Morano quale scenario dell’appuntamento venatorio. Ma, in particolar modo avverto la necessità di ringraziare Bernardino Stabile, Nello Tiberi e tutti, ma proprio tutti i soci, nessuno escluso, dell’Azienda Sant’Angelo/Monzone per l’impegno e la cura con cui hanno coordinato e gestito i complessi aspetti logistici della manifestazione e fatto conoscere agli spettatori l’incanto delle nostre colline».