Enel Spa si accanisce contro i piccoli comuni applicando in modo distorto una Legge dello Stato che discrimina i paesi del Sud rispetto a quelli del Nord. E’ quanto sostiene il sindaco di Nocara Francesco Trebisacce in una lettera aperta indirizzata alla Direzione Nazionale di Enel Spa, a S.E. il Prefetto di Cosenza, al Vice-Premier Matteo Salvini e agli organi di stampa, nella quale denuncia il presunto abuso nei confronti del suo Comune da parte di Enel Spa che, in modo unilaterale e per pochi spiccioli, ha applicato la risoluzione dei contratti di fornitura elettrica nei confronti del comune di Nocara.
Secondo quanto riferisce il sindaco Trebisacce, il responsabile finanziario del Comune di Nocara, appena ricevuta la comunicazione dall’Enel del debito di 14.600 euro per fornitura elettrica relativa all’annualità 2018, non potendo far fronte subito a tutta la cifra, ha provveduto al pagamento di oltre il 50%, riducendo così il debito a soli 7.044,63 euro. «Nonostante la sensibile riduzione del debito, comunque saldato a gennaio 2019, Enel Energia – scrive il primo cittadino di Nocara – non ha esitato a collocare la quasi totalità delle utenze del comune nel “regime di salvaguardia”». Un provvedimento, questo, che in Calabria e nel Sud-Italia, porta a triplicare il costo delle utenze poste nel cosiddetto regime di salvaguardia rispetto alle regioni del Nord-Italia dove, invece, la maggiorazione applicata risulta assolutamente marginale. «Ciò detto, – scrive il sindaco Trebisacce che definisce del tutto folle la Legge n. 125/’07 che lo consente – l’atteggiamento di Enel Spa nei confronti del Comune di Nocara è oltretutto ingiustificabile anche a ragine della sostanziale esiguità del debito. Tutto ciò – secondo il sindaco di Nocara che ribadisce rispetto alla suddetta legge il giudizio negativo già espresso in passato dal sindaco di Amendolara Ciminelli – dimostra che la Dirigenza di Enel Spa ha deciso da tempo di operare nei confronti dei suoi clienti, pubblici e privati, una condotta aggressiva e punitiva posta in essere al minimo ritardo nei pagamenti». E’ singolare, secondo il sindaco di Nocara, dover registrare un differente modo di porsi tra le grandi aziende italiane che distribuiscono servizi ai Comuni e quindi ai cittadini: mentre Poste Italiane, secondo quanto riferisce Trebisacce, nei mesi scorsi ha convocato a Roma tutti i sindaci dei piccoli comuni per comunicare loro che da gennaio 2019 intendeva fornire tanti nuovi servizi innovativi con l’obiettivo chiaro di aiutare le popolazioni locali a non abbandonare i propri territori, Enel Spa, «obbedendo ad una evidente vocazione allo strozzinaggío legalizzato – ha scritto Trebisacce nella sua lettera aperta – non perde occasione per colpire le piccole comunità che sono notoriamente le più deboli. Ciò premesso – ha concluso il sindaco del piccolo comune dell’Alto Jonio posto al confine con la Basilicata – chiedo a S.E. il Prefetto di Cosenza un incontro urgente, possibilmente in presenza di un funzionario Enel che abbia un ruolo dirigenziale in Calabria, mentre al Vice-Premier Salvini chiedo una seria ed attenta riflessione sugli effetti nefasti della legge 125/’07 che, se utilizzata tanto spregiudicatamente da aziende come Enel Spa, diventa un iniquo strumento punitivo nei confronti di chi è più debole».
Pino La Rocca