Avere rinviato per troppo tempo la discussione sul futuro di Sorical ha ora il significato di legare il destino di questa Società al futuro della Regione; ed il commissariamento ad opera dei Liquidatori di parte Pubblica e Privata non ha aiutato.La incertezza sul piano di rientro dal debito che dovrebbe riportare in attivo i conti, ci consegna il tema di come governare la sopravvivenza della Società, per dare futuro a quei lavoratori ed al servizio idrico ai cittadini. Siamo ancora in attesa del piano industriale dell’AIC, a due anni dalla sua istituzione.
In questo frangente, forze ed interessi che convergono capziosamente per fini non chiari, vogliono fare intendere che se si va al rinnovo delle Rappresentanze dei lavoratori risolviamo i problemi.
In Sorical, dal 2013, non c’è una pianta organica certa in cui si sia scritto chi fa cosa; al meno, non è conosciuta dal sindacato. In ragione di ciò, non si è potuto presentare un piano per affrontare la contrattazione di 2* livello con al centro i criteri e le modalità di erogazione della produttività, che infatti è distribuita a pioggia e ad personam; non si applicano i due rinnovi contrattuali nazionali, per cui alcuni coraggiosi lavoratori assistiti da questo sindacato hanno dovuto andare in giudizio e vedersi riconosciuto dalla magistratura il diritto alla applicazione contrattuale; sono state denunciate condizioni gravi concernenti la sicurezza, cui la Società ha prontamente risposto promuovendo il RLS da denunciante a Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione; ancora si continua il ricorso a consulenze nonostante ci siano in azienda delle professionalità spiccate; in diversi casi, lavoratori non sono stati reintegrati nelle funzioni dopo un disposto della magistratura, oppure è avvenuto che figure di responsabilità sono state sollevate dall’incarico, in un caso è stata sollevata la scrivania addirittura.
In queste condizioni, qualcuno dice che comunque le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze risolvono i problemi: sarà un caso, ma succede ripetutamente e siamo certi anche in questa stagione, che nelle liste degli eleggibili figurano e vengono eletti Responsabili di Funzioni aziendali che per questa via possono occupare lo spazio sindacale, evidentemente “suggerendo” ai lavoratori il comportamento da tenere per vivere bene la vita di Società.
La Filctem Cgil non parteciperà a questa ennesima pagliacciata, dai sinistri risvolti; in mancanza della certezza della democrazia in una Società a direzione e governo dell’Istituzione Regionale, il Sindacato che per Costituzione rispetta ed orienta le sue scelte in condizioni democratiche, non può accettare condizionamenti ed illegittimità. NON PARTECIPEREMO al massacro dei lavoratori, che difenderemo uno ad uno portando la Società in giudizio e, se sarà necessario, denunciando il comportamento antisindacale con tutti i suoi risvolti penali.
La Regione Calabria e soprattutto i Commissari Liquidatori sono avvertiti.
la Segreteria Territoriale Regionale
Filctem Cgil Calabria