ROCCA IMPERIALE – Sgominata la cosiddetta “banda degli albanesi” e condannati, a distanza di circa un anno dagli accadimenti, tutti i sei componenti di una… famiglia allargata che, in forza del loro numero e del vincolo di parentela che li accomunava, terrorizzavano e costringevano alla sudditanza fisica e psicologica i dipendenti e gli stessi proprietari di un’azienda ortofrutticola in cui lavoravano, rendendosi protagonisti di tutta una serie di reati.
Nella mattinata di venerdì 1 febbraio 2019, il Tribunale di Castrovillari composto dalla dott.ssa Annamaria Grimaldi (presidente) dott.ssa Francesca Marrazzo e dott.ssa Rossella Gallo (giudici a latere), ha emesso la sentenza di condanna nei confronti dei sei cittadini di origine albanese ma domiciliati a Rocca Imperiale. In particolare Robert Sulovari, considerato il capo della banda, è stato condannato alla pena di anni quattro e mesi uno di reclusione ed a 1.700,00 euro di ammenda, Luan Qerreti alla pena di anni due e mesi dieci di reclusione e 1.200,00 euro di ammenda e inoltre Kelment Sulovari ed i tre Kulloli, Artur, Demir ed Et’Hem, alla pena di anni due e mesi otto di reclusione oltre a 1.000,00 euro di multa e al pagamento delle spese processuali. Vittime delle violenze fisiche e morali di questi “signori” erano i titolari dell’azienda ortofrutticola sita in Rocca Imperiale di proprietà di Domenico e Giuseppe Varone (padre e figlio), entrambi assistiti dall’avv. Giuseppe Ranù. I fatti risalgono al gennaio del 2018, allorquando, stanchi delle reiterate condotte violenti di questi albanesi, sia i titolari dell’azienda che gli altri operai hanno deciso di denunciare tutto alle Forze dell’Ordine che, attraverso un’azione investigativa denominata “Condotta Sicura” condotta dai Carabinieri della Stazione di Rocca Imperiale guidati dal Luogotenente Antonio Fanelli e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla hanno fatto scattare le manette ai polsi dei sei albanesi con l’accusa di estorsione, lesioni e sequestro di persona. Dalle indagini, dalle testimonianze dei dipendenti della ditta ortofrutticola e dagli stessi titolari, sono state documentate le molteplici azioni delittuose perpetrate dagli arrestati e culminate addirittura con un sequestro di persona. La tempestività delle indagini esperite ha permesso, nel giro dei mesi scorsi, di riscontrare le testimonianze rilasciate dai dipendenti della ditta e dagli stessi titolari nonché di documentare, mediante l’acquisizione di registrazioni di impianti di video-sorveglianza, le molteplici azioni delittuose perpetrate da quella che si è rivelata essere una vera e propria banda di persone violenti che, attraverso condotte estorsive e minacce personali spadroneggiavano all’interno dell’azienda orto-frutticola fino al punto da imporre ai titolari la propria volontà sulle assunzioni di manodopera. E non solo. In pratica i militari dell’Arma sono riusciti a ricostruire un’escalation di prepotenza sfociata in violenze fisiche, quali pestaggi, aggressioni e finanche il sequestro di un autotrasportatore per impedirgli di svolgere la propria attività lavorativa. Da qui la condanna del Tribunale di Castrovillari nei confronti dei sei albanesi tutti accusati, a vario titolo, di estorsione tentata e consumata, sequestro di persona e lesioni gravi.
Pino La Rocca