Video-trappole per intercettare e punire i cittadini che non differenziato e smaltiscono furtivamente i rifiuti per strada. Le ha installate, dopo una lunga e improduttiva, per fortuna non per tutti, campagna di sensibilizzazione sulla necessità di differenziare i rifiuti per rispetto verso l’ambiente ma anche per ridurre i costi del servizio, il comune di Roseto Capo Spulico che, come è noto, ha avviato già da tempo la raccolta differenziata col sistema “porta a porta”. 

Ci sono però, come del resto in tutti i paesi, i “disobbedienti” che non si rendono conto del danno che procurano all’immagine di una cittadina turistica come Roseto ma anche a se stessi e smaltiscono i rifiuti nei sacchi del “tal quale”, che spesso e volentieri abbandonano ai margini delle strade. Dopo aver sottolineato l’oneroso impegno di uomini e mezzi per acquistarle e installarle, il sindaco Rosanna Mazzia, postando sul web l’immagine del personale addetto all’installazione delle foto-trappole, ha posto una domanda che dovrebbe far riflettere: «Da chi pensate siano pagati? Da chi? Da noi cittadini-contribuenti del comune di Roseto. Ora – ha commentato l’avv. Mazzia – vi sembra normale che io abbia dovuto mobilitare tutte queste persone, più le pattuglie della Polizia Municipale che da ieri presidiano le postazioni, per quattro, e dico quattro, sporcaccioni che si ostinano a non portare i loro rifiuti alle postazioni mobili o a portarceli fuori orario? Questa di piazza e via Cosenza ve la faccio vedere. Le altre neanche se mi torturate! Però ora occhio al portafoglio, perchè con tutti questi servizi aggiuntivi, le multe sono salate.
Pino La Rocca 

 


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