Tra i numerosi tasselli del corposo mosaico investigativo che fecero da corollario allo scioglimento per infiltrazioni di ‘ndrangheta degli organi amministrativi del Comune di Corigliano Calabro, avvenuto nel giugno del 2011, vi furono le ingerenze della criminalità organizzata locale nella gestione del Mercato ittico ubicato nella frazione marina di Schiavonea (foto).
Il dato di fatto è riportato tanto nella relazione che l’allora prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro trasmise all’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, quanto nella relazione di quest’ultimo al Consiglio dei ministri, allora presieduto da Silvio Berlusconi, che deliberò lo scioglimento del Comune decretato dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al cui provvedimento la stessa relazione del ministro è allegata.
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