Negli ultimi giorni, a seguito anche dell’indecoroso spettacolo offerto dal sindaco Filomena Greco e dalla sua maggioranza in seno al Consiglio Comunale appositamente convocato, a Cariati è tornata all’ordine del giorno in maniera preponderante la questione sanità.
Come ex assessore alla sanità, nonché dirigente del Partito Democratico, mi trovo costretto ad intervenire sul tema, di fronte a tutta una serie di illazioni, false allusioni e spicciole considerazioni rivolte a tutto tranne che alla responsabile ricerca di una soluzione.Non si può che partire, per quanto riguarda l’ex ospedale Vittorio Cosentino di Cariati, da quello che mi pare si possa considerare un dato acquisito dalla pressoché totalità dei soggetti politici locali e regionali: la gestione commissariale Scopelliti della sanità calabrese, oltre alla chiusura quale presidio ospedaliero, ha lasciato un’eredità fatta di innumerevoli problemi, abusi e scippi.Anche l’attuale Commissario al Piano di Rientro, Ing. Scura, col quale la maggioranza comunale di Cariati ha avuto – a suo dire – diversi incontri, ha dimostrato in tutto questo tempo la più totale indifferenza verso il presidio cariatese, che comunque grazie all’abnegazione ed all’impegno del personale medico e paramedico che vi opera riesce tra mille difficoltà a rappresentare l’unica ancora di salvezza per una vasta area territoriale.Ad oggi, è di dominio pubblico, dell’ex nosocomio cariatese non si può che parlarne quale Casa della Salute, e rispetto alla stessa sappiamo che sono stanziati quasi 9 milioni di euro per la riconversione definitiva. Rispetto a questa questione, devo precisare che più volte ho avuto modo – unitamente al gruppo dirigente del Circolo PD di Cariati – di incontrare il Presidente della Regione Calabria, che per quanto abbia le mani legate a causa del suddetto commissariamento, ha assicurato il suo impegno e la piena disponibilità di tutta la struttura regionale.Dalla stessa struttura regionale, come dall’ASP di Cosenza, abbiamo ricevuto rassicurazioni rispetto all’effettivo impiego di tali somme già stanziate, e ci è stato spiegato che il dilungarsi dei tempi è dovuto, in sostanza, all’adeguamento dell’iter procedurale d’appalto alla nuova normativa entrata in vigore l’anno scorso, nonché all’utilizzo delle risorse comunitarie.In tutta sincerità, conoscendo personalmente il Presidente Mario Oliverio e la sua disponibilità e correttezza personale prima ancora che politica ed istituzionale, non riesco a comprendere come possano assessore e sindaco del Comune di Cariati affermare di non essere stati ricevuti dallo stesso Presidente “per antipatia”, come se si trattasse di una semplice lite tra comari. Forse, si dovrebbe più correttamente chiarire con quali reali finalità si sia tentato prima di ignorare l’importante ruolo istituzionale del Presidente della nostra Regione, poi, alle strette, chiesto incontri.Evito considerazioni sulle modalità “carbonare” con le quali si voleva concordare (meglio sarebbe dire, imporre) un documento unitario di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, addirittura evitando qualsiasi dibattito in seno all’assise più importante e rappresentativa della cittadinanza su un tema così delicato. Non posso però esimermi da considerazioni di merito: mi auguro di sbagliare, ma per quanto riguarda la questione sanitaria, Cariati ad oggi paga il pesante scotto legato all’evidente ed imbarazzante conflitto di interessi che caratterizza la posizione del sindaco Filomena Greco. Non si può pensare che la cittadinanza creda ai proclami di lotta ad oltranza in difesa del diritto alla salute, mentre allo stesso tempo si è a capo di un gruppo imprenditoriale a cui quasi converrebbe il fallimento della sanità pubblica nel nostro comune per poter soddisfare, utilizzandone le strutture, propri interessi privati.Io credo, per garantire anche un minimo di tutela in termini di sanità, nell’immediato in considerazione del preventivabile aumento di presenze nel nostro territorio per la stagione estiva, e nel futuro prossimo, nonché per cercare di risolvere una volta per tutte l’annosa querelle legata all’ex ospedale Vittorio Cosentino di Cariati, ci sia bisogno di grande senso di responsabilità, mettendo da parte espressioni da tifoseria, insulti ed atteggiamenti presuntuosi. Occorre prospettare soluzioni efficaci e realizzabili, col coinvolgimento anzitutto degli operatori che quotidianamente operano all’interno della struttura cariatese, e soprattutto abbandonare definitivamente equivoci tatticismi politici legati alla recondita finalità di tutelare propri interessi particolari.
Cariati, 04/07/2017 Giovanni Agazio